Si tratta di nuclei familiari che avevano dichiarato di non percepire alcun reddito nelle autocertificazioni per lammissione ad un bando di assegnazione di alloggi a canone popolare. Sono tutti residenti nel sud della provincia e hanno fatto domanda per avere lassegnazione di alloggi popolari a Nizza e Canelli. Salgono dunque a cinque le famiglie denunciate per falso ideologico ed estromesse dalla graduatoria provvisoria…
Qualche settimana di accertamenti e la Guardia di Finanza ha scovato altri quattro furbetti delle case popolari, ovvero altrettanti nuclei familiari che avevano dichiarato di non percepire alcun reddito nelle autocertificazioni per lammissione ad un bando di assegnazione di alloggi a canone popolare.
Sono tutti residenti nel sud della provincia e hanno fatto domanda per avere lassegnazione di alloggi popolari a Nizza e Canelli. Dagli incroci ottenuti con le informazioni presenti in numerose banche dati, è emerso che i componenti delle famiglie aveva invece lavorato e quindi ottenuto redditi sia da lavoro dipendente che da lavoro autonomo
Salgono dunque a cinque le famiglie denunciate per falso ideologico estromesse dalla graduatoria provvisoria perchè gli accertamenti hanno sconfessato le certificazioni Isee. E il frutto di unintesa che lestate scorsa è stata firmata fra lAtc di Asti e la Guardia di Finanza proprio per fare controlli sulle domande di accesso agli alloggi popolari.
Nel solo capoluogo sono arrivate oltre 700 domande e allattenzione della Finanza vengono indirizzate per gli accertamenti quelle di famiglie numerose con reddito zero, visto che sembra strano che su tanti componenti (adulti) di una famiglia, nessuno abbia un lavoro e un introito.
In un caso lalloggio era già stato assegnato e lAtc ha già provveduto ad avviare tutte le procedure per dichiarare la decadenza del diritto ed assegnare lalloggio a chi ne ha diritto.
«Si tratta di controlli sollecitati dal presidente della commissione assegnazione alloggi – spiega il presidente Atc Claudio Campia – proprio per prevenire assegnazioni a nuclei che non ne hanno diritto».
I capi famiglia che hanno dichiarato un Isee non corrispondente alla verità, non solo sono stati denunciati per falso ideologico alla Procura, ma sono stati immediatamente estromessi dalla graduatoria per dichiarazione mendace.
Daniela Peira