Un atto irresponsabile, quello di un operaio cinquantenne che vive in provincia di Torino ma che ha una vigna in località Bricco Bosetti di Cassinasco: nonostante il forte vento che è soffiato tutta la giornata di domenica, nel pomeriggio ha acceso un fuoco per bruciare le potature dei tralci di vigna. Ma le fiamme, proprio a causa del vento, sono sfuggite al suo controllo e hanno attaccato un bosco confinante attecchendo con grande velocità, complice anche la siccità degli ultimi tempi.
E’ stato lo stesso operaio ad aver chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che era già presenti, poco lontano, per un altro incendio dentro un bosco di robinie.
A dare man forte sono arrivati dieci volontari dell’AIB (Anti Incendio Boschivo) che hanno messo in sicurezza l’area interessata dalle fiamme (circa 2 mila metri quadri di bosco) e l’hanno presidiata fino alla sera per controllare che non ci fossero focolai in ripresa.
L’operaio è stato denunciato dai carabinieri forestali di Nizza che, pochi giorni prima, avevano notificato stesso provvedimento ad un agricoltore nicese che aveva fatto la stessa cosa: nel bruciare circa 80 metri cubi di tralci di vite esito di potature, aveva creato un grande rogo per spegnere il quale è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.
La siccità di questo periodo, ricordano i carabinieri forestali, aumenta il rischio che eventuali roghi, appiccati anche in buona fede solo su materiale vegetale, si propaghino in modo incontrollato con potenziali danni per beni e persone. Inoltre, dal primo marzo, sono in vigore le misure regionali straordinarie in materiale di tutela della qualità dell’aria che prevedono, tra le altre cose, l’estensione del divieto generalizzato di combustione di materiale vegetale che ora va dal 15 settembre al 15 aprile.
(foto di repertorio)
