E’ terminata nel cuore della notte la ricerca di una donna di Castelnuovo Don Bosco la cui scomparsa era stata denunciata dai suoi famigliari.
La donna di circa 50 anni, si era allontanata da casa nel pomeriggio e non vi aveva fatto più ritorno.
La famiglia si era presto preoccupata di ritrovarla nel più breve tempo possibile per assisterla e si è rivolta ai carabinieri della stazione di Castelnuovo.
Il comandante, il maresciallo Biagio Lanza, con l’ausilio dei suoi uomini e di pattuglie provenienti da stazioni vicine, è stato impegnato in prima persona nella ricerca, avendo compreso l’urgenza di trovare la donna.
Fra le testimonianze raccolte dai carabinieri subito dopo la denuncia, quella di una conoscente che aveva intercettato la scomparsa mentre si dirigeva a piedi verso la zona del cimitero del paese, a ridosso della zona industriale.
E quelli sono stati i primi posti setacciati dai carabinieri per alcune ore senza risultati.
Lo stesso comandante Lanza, a notte inoltrata, avendo escluso la presenza della donna nelle vicinanze, si è convinto che si fosse rifugiata dentro il cimitero che però, a quell’ora, era già chiuso al pubblico.
Prima che arrivasse l’incaricato del Comune ad aprire i cancelli temporizzati, è riuscito ugualmente ad entrare per velocizzare il ritrovamento.
E poi, torcia alla mano, ha guidato i suoi uomini in una meticolosissima ricerca fra i colombari più recenti e le tombe private più antiche, perlustrando ogni anfratto.
Una ricerca che ha dato i suoi frutti: intorno alla mezzanotte, la donna è stata ritrovata rannicchiata in un posto molto nascosto. Era in stato confusionale e per questo motivo è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 che ha prestato le prime cure.
Visto il suo stato di salute, l’abbigliamento estivo indossato e il calo delle temperature della notte passata, la donna, se non ritrovata, avrebbe seriamente rischiato un malore grave.
(Foto di repertorio di uno dei campi del cimitero di Castelnuovo Don Bosco)