Brutta sorpresa questa mattina, giovedì, alla riapertura degli uffici della sede Coldiretti di Castelnuovo Don Bosco situata in un edificio che affaccia direttamente sulla circonvallazione del paese.
Oggi, giorno di mercato e di afflusso di iscritti superiori alla media, le vetrate esterne si sono presentate imbrattate con scritte a spray e altre con pennellate di vernice rossa.
Sulle vetrine fisse hanno scritto “Rivolta contro gli oppressori” e “Sui corpi liberi nessun profitto” sulla porta di ingresso solo la vernice rossa lanciata contro.
La “firma” è ALF che richiama all’Animal Liberation Front, associazione che si autodefinisce animalista.
«Il gesto ci ha lasciato molto amareggiati – afferma Diego Furia, direttore di Coldiretti Asti – non abbiamo ricevuto alcun avvertimento nè rivendicazione. Davvero difficile comprenderne la natura e le motivazioni di un tale atto vandalico contro una sede del tutto normale come quella di Castelnuovo Don Bosco».
Lo stesso direttore stamattina si è recato personalmente a Castelnuovo per presentare denuncia di atti vandalici alla locale stazione dei carabinieri senza poter però contare su immagini di videosorveglianza di cui non vi era mai stata necessità di installazione.
«Non possiamo fare altro che prendere atto di questo gesto – prosegue il direttore Furia – ma altrettanto fermamente Coldiretti proseguirà le sue attività in difesa del territorio, del Made in Italy e delle nostre aziende. Un gesto che non scalfisce minimamente le nostre posizioni e i nostri valori».