E’ agghiacciante l’ipotesi che si fa sempre più strada per spiegare la tragica morte avvenuta nella serata di ieri a Castelnuovo Don Bosco, praticamente in strada.
Un cittadino marocchino ha perso la vita a causa di una profonda emorragia provocata dal taglio alla gola di un rasoio (e non di un coltello come inizialmente si era creduto).
L’uomo, 42 anni, residente a Chieri, aveva raggiunto la casa dei cognati a Castelnuovo, in via Monferrato, di fronte alla tabaccheria, pretendendo di sapere dove si fosse rifugiata la sua ex compagna. Ex compagna che aveva deciso di troncare la relazione con lui a causa dei suoi comportamenti violenti e del suo frequente abuso di alcolici.
Non avendo più tracce della donna, il marocchino si è recato nell’unico indirizzo conosciuto della famiglia di lei e in cui vivono la sorella della ex con marito e figli e, in questo periodo, anche l’anziana madre in visita dal Marocco.
La famiglia non lo ha neppure fatto entrare in casa, visto lo stato di forte agitazione in cui si trovava, probabilmente dovuto anche all’assunzione di alcol. Vi è stata una lite davanti all’ingresso del condominio e, secondo quanto ricostruito, l’uomo ha minacciato i cognati dicendo che si sarebbe ucciso se non gli avessero detto dove si trovava la sua ex compagna. Mimando il gesto di tagliarsi la gola con il rasoio. E’ in questo momento che l’uomo avrebbe calcolato male il suo gesto che doveva essere puramente dimostrativo, affondando un po’ troppo la lama nella gola raggiungendo la carotide. La morte è sopraggiunta pochi minuti dopo per dissanguamento. Giusto il tempo per percorrere qualche metro e sedersi su uno dei dissuasori gialli in cemento che riparano l’ingresso al parcheggio dalla strada provinciale. Lì, davanti a passanti, agli altri inquilini del condominio attirati dalle urla e agli automobilisti, si è accasciato a terra esanime.
Fino a notte tarda i carabinieri della Compagnia di Villanova con la pattuglia di Montechiaro che è stata la prima ad intervenire, hanno fatto foto, rilievi e sentito testimonianze. Dopo il sopralluogo del medico legale è stato poi possibile rimuovere il corpo. Sono state acquisite anche alcune immagini della videosorveglianza pubblica e privata della zona per avere maggiori dettagli sull’accaduto.