Per lestorsione si può rischiare una condanna da cinque anni e oltre. Un reato che non è da poco. «Bisogna poi ovviamente tenere conto di tanti elementi: se lestorsione è tentata o consumata
Per lestorsione si può rischiare una condanna da cinque anni e oltre. Un reato che non è da poco. «Bisogna poi ovviamente tenere conto di tanti elementi: se lestorsione è tentata o consumata e poi eventuali precedenti penali o attenuanti che possono far crescere o diminuire la pena ci spiega lavvocato astigiano Marco Dapino E certamente un reato grave». Desta allora grande sconcerto il caso verificatosi nei giorni scorsi in città, per la somma modica chiesta per lestorsione: appena 50 euro. La Squadra mobile della polizia, coordinata dal dottor Carmine Bagno, ha arrestato sabato scorso un marocchino di 24 anni, irregolare.
Una connazionale, 20enne, residente in città, riceveva continui messaggi e telefonate sul proprio cellulare da uno sconosciuto che le chiedeva 50 euro per la restituzione di un telefono che avrebbe in precedenza smarrito. Nella mattinata di sabato la donna ha deciso di rivolgersi alla polizia, chiamando il 113. Contattata immediatamente dagli agenti della Questura, ha così provveduto a sporgere denuncia. Ma proprio negli stessi momenti in cui raccontava ai poliziotti ciò che le stava accadendo, continuavano ad arrivare sul suo cellulare messaggi da parte dello sconosciuto: le avrebbe chiesto un incontro, nei pressi della stazione ferroviaria, a cui avrebbe dovuto presentarsi da sola. Le avrebbe anche scritto che lavrebbe riconosciuta lui stesso.
A quel punto, da parte della polizia, la decisione di appostarsi: nel pomeriggio, intorno alle 17, la donna ha ricevuto la chiamata di un uomo, che si trovava nella zona di piazza Marconi, a poca distanza da lei. Alla richiesta del pagamento dei 50 euro, il giovane è stato bloccato e il telefonino di proprietà della donna è stato recuperato. «Data la flagranza del reato di estorsione, il pericolo di fuga in considerazione del fatto che luomo non aveva una residenza fissa, si è proceduto con larresto», spiega la Questura in una nota. Da ulteriori accertamenti eseguiti sarebbe emerso che il 24enne in passato era stato denunciato per reati relativi alla normativa sugli stranieri, appropriazione indebita, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Marta Martiner Testa