Alcune scuole astigiane hanno preso parte al progetto regionale "Move Up": attraverso materiale informativo, incontri con educatori ed attività multimediali ed interattive, gli studenti
Alcune scuole astigiane hanno preso parte al progetto regionale "Move Up": attraverso materiale informativo, incontri con educatori ed attività multimediali ed interattive, gli studenti sono stati sensibilizzati sul rispetto delle diversità, la prevenzione di ogni forma di violenza con particolare riferimento al bullismo e l'uso consapevole delle nuove tecnologie. Tra i partecipanti, anche gli allievi della media Brofferio ? Martiri.
Spiega il dirigente scolastico Cristina Trotta: «Fortunatamente alla nostra scuola media non si notano ancora fenomeni veri e propri di bullismo o cyberbullismo ma non per questo non bisogna porre attenzione e lavorare sulla prevenzione. E' necessario soprattutto promuovere un utilizzo consapevole e sicuro di internet ed infatti, oltre ad aver partecipato a Move Up, durante l'anno scolastico organizziamo con regolarità incontri con rappresentanti della Polizia Postale, anche sollecitati dai genitori che ci chiedono strumenti per poter evitare che i figli incorrano in situazioni spiacevoli nell'utilizzo delle nuove tecnologie. Ciò si rende necessario anche perché ormai i ragazzi hanno facilità ad accedere alla rete in ogni momento attraverso gli smartphone e può capitare che in gruppo usino i social network o le chat per prendere di mira qualche compagno, magari solo per scherzo, ma è comunque importante controllare che le situazioni non degenerino».
Anche il Liceo Scientifico "Vercelli" ha preso parte al progetto regionale Move Up. «La nostra partecipazione ?- spiega il dirigente scolastico, Angelo Barruscotto -? è soltanto la tessera di un mosaico più ampio poiché presso il nostro istituto già da tempo un team di docenti si occupa di organizzare iniziative a beneficio degli studenti per il loro benessere scolastico e per evitare situazioni di disagio. Sulle tematiche del cyberbullismo collaboriamo con la Polizia Postale che spesso ospitiamo a scuola per incontri informativi soprattutto in chiave di prevenzione. Devo dire che anche i genitori, in particolar modo delle classi del biennio, sono soddisfatti del lavoro che viene svolto a scuola in merito alla prevenzione dei rischi e ad un utilizzo critico della rete internet».
Prevenzione è la parola chiave anche per quanto riguarda i più piccoli partecipanti al progetto, ossia gli allievi delle scuole elementari. «I ragazzi delle classi quarte e quinte delle primarie di Castell'Alfero e e Frinco sono stati coinvolti positivamente ? spiega la maestra Barbara Cerrato ? e proprio questa settimana, a conclusione del progetto, assisteranno ad uno spettacolo interattivo sulle tematiche di Move Up portato in scena da una compagnia torinese nel teatro del plesso scolastico di Castell'Alfero. Abbiamo lavorato in classe con kit didattici specifici per le elementari e realizzando cartelloni e lavori di gruppo sul rispetto reciproco e per dire no alla violenza e al bullismo. Inoltre è stato importante sensibilizzare i ragazzi ma anche i loro genitori sui rischi di internet e in particolar modo dei social network data la facilità di accesso alle nuove tecnologie».
Bartolo Gabbio