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Cronaca

Chi vuole un orto sociale a Praia?
Il Rotary ne ha realizzati 37

Siete esodati o disoccupati e siete pronti a mettervi in gioco nel ruolo di agricoltori per garantire alla vostra famiglia verdura sana coltivata da voi stessi? Allora avete tempo fino al 21 marzo per

Siete esodati o disoccupati e siete pronti a mettervi in gioco nel ruolo di agricoltori per garantire alla vostra famiglia verdura sana coltivata da voi stessi? Allora avete tempo fino al 21 marzo per chiedere al Comune di poter avere in assegnazione uno dei nuovi 37 orti sociali realizzati dal Rotary di Asti, con il contributo del Distretto 2032 e dell’Asp, nel quartiere Praia, in un’area ricompresa fra via Monti e via Ungaretti. Ha così visto la luce un progetto che era partito con il past president Rotary Ferrante Marengo; inizialmente l’area prescelta era in zona corso Alba ma, quando tutto era già stato definito, un Comitato di residenti si era messo di traverso e non se n’era fatto più nulla. Poi è arrivata la disponibilità dell’Asp a cedere quel terreno in Praia e tutta la macchina organizzativa è ripartita fino a concludere il suo iter nei giorni scorsi.

Dei 37 appezzamenti da 70 metri quadri ricavati (ognuno con il suo attacco dell’acqua pescata dai pozzi per l’irrigazione), 19 saranno riservati agli esodati e i restanti ad utenti degli sportelli sociali secondo una graduatoria che sarà stilata da una commissione alla chiusura del bando. Il Rotary, come ha ricordato l’attuale presidente Renato Romagnoli, ha investito 27 mila euro per preparare il terreno alla coltivazione e attrezzare ogni appezzamento oltre alla recinzione generale e ad una zona destinata ai servizi igienici. La superficie di ogni orto consente di poter coltivare verdura fresca sufficiente per una famiglia e a conservarne anche una buona parte per l’inverno. L’assegnazione sarà per tre anni e la modulistica per la richiesta di accesso si può ritirare in Comune. La consegna è prevista per i primi di aprile, in tempo per le semine.

«Un’azione che punta al cuore sociale della città, dove ci sono le criticità maggiori. Non un aiuto a fondo perduto, ma l’opportunità di sussistenza e di riscatto personale» è stato il commento del sindaco Brignolo. «Per il Rotary questo service intende fornire un duplice sostegno – hanno concordato i presidenti Romagnoli e Ferrante che si sono avvicendati negli ultimi due anni – Da una parte la concretezza di poter autoprodurre la verdura con un notevole risparmio in termini di spesa alimentare e dall’altra la soddisfazione e dunque il benessere psicologico di essere pilastri per il proprio nucleo famigliare». Questi ultimi 37 orti sociali andranno ad aggiungersi ai 48 realizzati al parco sul Lungoborbore e ai 247 già assegnati agli anziani nei quartieri Torretta, San Quirico e Carretti.

Daniela Peira

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