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Cronaca
Tribunale

Chieste condanne pesanti per i ladri in trasferta sulla riviera romagnola

Si ritrovavano a Magliano e poi raggiungevano un casolare di Igea dove custodivano gli arnesi da scasso e dove trovavano il basista che indicava le abitazioni da colpire

Una requisitoria severa quella del pm Deodato questa mattina davanti al gip Belli nell’ambito del processo in abbreviato a carico di sei imputati residenti fra Astigiano, Albese e Torinese.

I sei sono accusati, con ruoli diversi, di aver partecipato o favorito una serie di furti sulla riviera romagnola, portati a segno nella città e nell’immediato hinterland di Rimini.

Sono considerati dei “trasferisti” che si ritrovavano a casa di Cristian Collufio, 30 anni residente a Magliano Alfieri per organizzare i colpi nel Riminese. Qui si ritrovavano anche Massimiliano Bresciani, Lorenzo Falletta e Michele Vailatti. Sempre da qui poi partivano con auto alle quali, nelle vicinanze delle zone scelte per i furti, venivano cambiate le targhe in modo da rendere più difficili le indagini degli investigatori.
La meta era un casolare di Igea Marina, località rivierasca a pochi chilometri da Rimini dove ad aspettarli c’era il basista, Eliks Truzzi, un ragazzo del posto. Nello stesso casolare custodivano gli arnesi da scasso in modo da non doverli trasportare in auto rischiando denunce in caso di controllo stradale di pattuglie delle forze dell’ordine.

Diversi i furti addebitati alla banda, soprattutto in abitazioni di persone benestanti con bottini che hanno sfiorato complessivamente il mezzo milione di euro. In qualche caso si aprivano casa forzando porte blindate e antifurti, in altri si presentavano come poliziotti o carabinieri a caccia di pericolosi ladri e truffavano i proprietari.

Una volta tornati in Piemonte affidavano le auto usate per le trasferte dei furti ad un vigile del fuoco perché le bonificasse da eventuali apparecchi di localizzazione.

Al termine della sua requisitoria stamane il pm Deodato ha chiesto una condanna a 12 anni e 4 mesi per Lorenzo Falletta, 12 anni anni per Collufio, 11 anni e 8 mesi per Bresciani, 10 anni e 8 mesi per Vailatti, 7 anni e 10 mesi per Truzzi e 2 anni e 8 mesi per il vigile del fuoco torinese.

I primi quattro sono difesi dall’avvocato Caranzano (Collufio e Vailatti anche dall’avvocato Mirate) che hanno sottolineato come i loro clienti abbiano fatto mezze ammissioni solo su alcuni dei furti contestati e hanno già risarcito le vittime, chiedendo dunque al gup Belli delle condanne molto più miti di quelle chieste dal pm.

L’udienza riprenderà ad inizio ottobre.

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