Una brutta frana che si è staccata martedì notte sulla strada provinciale nel tratto che collega Cisterna a Valle San Matteo sta mettendo a rischio il collegamento principale per recarsi ad Asti e
Una brutta frana che si è staccata martedì notte sulla strada provinciale nel tratto che collega Cisterna a Valle San Matteo sta mettendo a rischio il collegamento principale per recarsi ad Asti e nella frazione cisternese, dove ci sono case private ma anche diverse aziende agricole e la ditta Fra Production. In una giornata il terreno si è spaccato, dando origine a una frana di scivolamento, visibile tanto nel terreno fangoso sul ciglio quanto sullasfalto dove il solco corre lungo la strada. Lingegner Paolo Biletta, responsabile della viabilità per larea territoriale astigiana è subito accorso sul posto, insieme allamministrazione comunale di Cisterna. La frana, seppur in superficie appaia moderata, nasconde in realtà un movimento più profondo.
Causa del dissesto del suolo è dovuta allacqua che appesantendo i terreni ha creato lo scivolamento della parte sottostante causando il movimento franoso che può di nuovo verificarsi. I primi interventi, anche in vista di un fine settimana piovoso che potrebbe aggravare la situazione e rendere inagibile la strada, saranno quelli di creare un rialzo per trattenere lacqua nei punti più critici, organizzare subito un traffico alternato per le macchine e ovviamente monitorare la frana. Una strada che è di competenza della Provincia e che porta alla luce un problema già noto in questo periodo di tagli e di difficoltà economica: la scarsità di fondi utilizzabili e la mancanza di contributi regionali per lintervento sulle strade.
«Dal 2011- racconta Biletta- sono stati sospesi i finanziamenti dallo Stato per la manutenzione delle ex statali. La Provincia ha già speso 1milione e 800mila euro per interventi urgenti di cui ha fatto richiesta di rimborso alla Regione non avendo ancora ottenuto riscontro». Informata del problema la consigliera provinciale Angela Quaglia, dice: «Ho subito chiesto un incontro con lAssessorato alle Opere Pubbliche regionale per spiegare la situazione e far presente che labolizione delle province non comporta in automatico labolizione delle responsabilità». Una preoccupazione sentita anche dal Comune di Cisterna. Il primo cittadino, Renzo Peletto: «In questo periodo di "spending review" è troppo facile dire che non ci sono i soldi, quando i sindaci devono rispondere delle cose in prima persona. Mi muoverò con altri comuni per "sopravvivere" sia per la questione strade, sia per il territorio».
Roberta Arias