Parla un giudice che si occupa di questi casi
E’ uno dei migliori giudici che una donna vittima di violenza e maltrattamenti possa trovarsi di fronte. Il dottor Roberto Amerio, noto per essere stato il giudice del processo sull’omicidio di Elena Ceste, lunedì ha contribuito alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne analizzando la nuova legge meglio conosciuta come Codice Rosso nell’ambito del convegno organizzato all’Università dalla Consigliera di Parità della Provincia di Asti, Chiara Cerrato.
Entrato in vigore quest’estate, le novità apportate saranno applicate a tutti i reati commessi dopo l’8 agosto.
Non è una legge “meteora”
Ma non si tratta di una “legge meteora” deliberata in un Far West legislativo nell’ambito di questi odiosi reati.
Lo ha precisato il dottor Amerio che ha ricordato come, dal 2012 ad oggi, il legislatore abbia implementato le norme sulla violenza sessuale, sui maltrattamenti, abbia esteso questi reati a fasce deboli, lo abbia previsto anche per all’oppressione psicologica oltre che fisica, abbia introdotto il reato di stalking e abbia introdotto strumenti come il divieto di avvicinamento alle vittime.
Con i dubbi interpretativi che un giudice si trova a dover dirimere ogni volta che deve valutare condizioni impalpabili come i maltrattamenti psicologici in assenza di riscontri oppure lo stato di inferiorità psichica o di vulnerabilità.
Ma nel suo complesso, il dottor Amerio promuove il Codice Rosso soprattutto per l’introduzione di un reato terribile come quello dello sfregio al viso con l’acido.
Prevenzione ostacolata dalla severità delle pene
E’ sulla prevenzione che la nuova norma trova paradossalmente il suo più forte ostacolo.
«Questo perchè – ha spiegato il dottor Amerio – da una parte la norma prevede che per ottenere la sospensione della pena l’imputato debba accettare l’inserimento e la frequentazione di un percorso di recupero ma avendo inasprito le pene per i reati di maltrattamento, difficilmente, in caso di condanna, verranno comminate pene che rientrano nei 2 anni previsti per la sospensione».
Gli eventi di questa settimana
E visto che “Un giorno solo basta”, prosegue il calendario di eventi per sensibilizzare tutti contro la violenza sulle donne. Oggi, mercoledì, alle 18 in Sala Pastrone lo spettacolo “Le dame (senza i cavalier) stagione 2 organizzato dalla Questura di Asti.
Giovedì sera, alle 21 al Cpia di Asti “Eravamo vive – Non una di meno” con letture e proiezione di video dei corsisti organizzato con Israt e Cpas.
Venerdì alle 16,30, di nuovo all’Università, seminario sulla relazione tra violenza e maschilità oggi con l’analisi del Progetto Umano del Comune di Asti che va a intervenire sul maltrattante.