Nella cantina i carabinieri hanno trovato la sorpresa di una coltivazione al chiuso di piante di cannabis

E’ un fenomeno sempre più dilagante quello delle piantagioni “fai da te” di marijuana nelle nostre campagne. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello scoperto dai carabinieri della Compagnia di Canelli proprio nell’ambito di controlli e di attività contro lo spaccio di stupefacenti.

Nella lista delle persone da controllare c’era anche un giovane di Loazzolo domiciliato a Cessole. I carabinieri sospettavano che spacciasse e hanno così eseguito una perquisizione a casa sua. Andando a colpo sicuro, visto che in una stanza hanno trovato una serie di contenitori in vetro dentro i quali erano immagazzinati oltre 3 etti di marijuana. Non solo, sono stati trovati anche un bilancino di precisione e tutto il materiale per la confezione e la suddivisione del “fumo” in dosi.

Ma è nella cantina che i carabinieri hanno trovato la sorpresa di una coltivazione al chiuso di piante di cannabis, grazie ad un sistema di lampade a led che riproducevano la luce solare e consentivano alle piante, in vaso, di crescere e fornire le loro preziose foglie. Il padrone di casa, un artigiano di 30 anni, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ invece libero con solo obbligo di firma il ventenne astigiano arrestato dalla Guardia di Finanza. Anche in questo caso i militari sono andati a casa sua e lo hanno trovato in compagnia di altri tre coetanei che stavano fumando. Nell’alloggio è stato trovato circa 1 chilo e mezzo fra marijuana e hashish per un valore di circa 5 mila euro.

Il ragazzo individuato come pusher è stato arrestato mentre gli altri tre ragazzi sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti. Nella casa i finanzieri hanno anche trovato quasi 1800 euro in contanti che sono stati sequestrati insieme al fumo e ad un telefono cellulare.