Un mese di respiro, ma se il 20 giugno la famiglia marocchina sfrattata da un alloggio di corso Gramsci non troverà una nuova casa, ci saranno 4 adulti e 2 bambini in più per strada. Si è concluso
Un mese di respiro, ma se il 20 giugno la famiglia marocchina sfrattata da un alloggio di corso Gramsci non troverà una nuova casa, ci saranno 4 adulti e 2 bambini in più per strada. Si è concluso con un rinvio di un mese il contrasto allo sfratto che una trentina di persone fra volontari del Coordinamento Asti Est e altri, hanno attuato venerdì sotto l'appartamento dove era previsto l'ultimo accesso da parte dell'ufficiale giudiziario. Dopo cinque anni in cui la famiglia ha sempre onorato il pagamento dell'affitto da 450 euro al mese e le spese condominiali, la perdita del lavoro degli adulti del nucleo ha reso prima difficile e poi impossibile fare fronte alla puntualità del canone. Fino allo sfratto.
Venerdì era presente anche il proprietario dell'alloggio, un anziano pensionato che ha investito in quell'immobile tutti i suoi risparmi. «E' un cosiddetto piccolo proprietario – ha commentato Carlo Sottile presidente del Coordinamento – che ha reso più difficile insistere sul rinvio dello sgombero. Ci siamo resi tutti conto che per quella persona era importante l'introito dell'affitto, anche perché sta subendo le pressioni degli altri coinquilini sui quali sono state spalmate le spese non sostenute dalla famiglia marocchina. Un'umanità, quella dimostrata dal proprietario, che strideva contro la brutalità del contesto, a partire dall'assoluta inesistenza di un'alternativa abitativa per quella famiglia».
Il Comune di Asti è già intervenuto a favore della famiglia sotto sfratto, dando un contributo per alcune mensilità, ma in assenza di un lavoro degli adulti del nucleo, non basta. Per venerdì è convocato un tavolo delle emergenze abitative e il Coordinamento chiederà che il censimento delle case vuote in città (circa 1800) venga arricchito dall'indicazione, alloggio per alloggio, del tipo di proprietà. Prima dellappuntamento di venerdì, il Coordinamento Asti-Est ha annunciato un presidio permanente delle famiglie occupanti e delle famiglie sotto sfratto, da martedì a giovedì in piazza San Secondo.
d.p.