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Sgombero

Corso Casale: alloggi vuotati di persone, cani, gatti e galline

Negli alloggi non è rimasto nessuno: solo due persone stamattina all’arrivo delle forze dell’ordine. Guardie zoofile alla ricerca di gatti, galline già traslocate e un nigeriano cerca rifugio per sè e per il suo cane

Sta procedendo senza problemi lo sgombero del condominio di corso Casale dove entro la serata i 20 alloggi e i negozi al piano strada torneranno in pieno possesso della proprietà dopo molti anni di occupazione abusiva.

Questa mattina un vasto spiegamento di forze dell’ordine ha portato alla chiusura di quel tratto di corso Casale con impiego di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, Vigili del Fuoco, Cittadini dell’Ordine, tecnici Enel, assistenti sociali e traslocatori per vuotare gli appartamenti suddivisi in due scale distinte.

Presente anche una squadra delle Guardie Zoofile dell’Enpa perchè negli appartamenti, oltre alle persone, era stata segnalata la presenza di cani, gatti e anche galline, queste ultime chiuse in uno degli alloggi all’ultimo piano.

Le galline, quelle, stamattine non c’erano più come pure non c’èera più la donna che occupava quell’alloggio, già allontanatasi per conto suo.

Di gatti ne sono stati trovati due ma le guardie hanno riferito che, solo nell’ultimo anno, ne avevano portati via oltre trenta dalle cantine maleodoranti del palazzo, perchè non venivano accuditi e non venivano mai sterilizzati quindi davano vita a continue cucciolate.

Il cane era ancora presente, Elizabeth, una cagnolina di dieci mesi che appartiene ad un cittadino nigeriano che l’aveva presa con sè cucciola a Genova prima di arrivare ad Asti. E’ uno degli stranieri che non sa dove andare da oggi e epr il quale gli era stato trovato un posto in un dormitorio torinese che, però, non accetta il cane. Lui non vuole separarsene e sono dunque ancora in corso “trattative” per risolvere la situazione.

Per il resto la mattinata sta trascorrendo con i Vigili del fuoco che hanno compiuto la bonifica degli alloggi, soprattutto per quanto riguarda le bombole del gas presenti in gran numero, oltre trenta. I tecnici Enel hanno provveduto a scollegare l’energia elettrica da tutti i contatori e da tutti gli appartamenti in modo da isolare completamente il condominio. Stesso discorso per l’acqua.

Stamattina in tutto il condominio erano presenti solo due persone all’arrivo delle forze dell’ordine mentre tutti gli altri si erano già allontanati volontariamente, compresa la giovane famiglia composta da padre, madre e neonata venuta alla luce la settimana scorsa, nei giorni passati fra il censimento e lo sgombero vero e proprio.

Molti degli occupanti si sono portati via anche le poche cose di loro proprietà e i mobili più sani ma non è ancora dato a sapere dove si siano rifugiati: qualcuno ha detto di aver trovato ospitalità da amici e connazionali mentre per altri il timore è che siano andati ad occupare altri spazi inutilizzati.

Sul posto anche l’avvocato Piero Borgo per seguire da vicino le operazioni per conto della società immobiliare proprietaria del condominio che, appena sarà sgombro, installerà dei sistemi antintrusione e provvederà ad una sorveglianza armata dell’immobile per evitare nuove occupazioni.

Ad assistere allo sgombero anche un gruppo di volontari del Coordinamento Asti Est e il consigliere comunale Mario Malandrone che hanno ribadito quello che già espresso più volte nei giorni scorsi: «Con l’allontanamento forzato degli occupanti di corso Casale senza vere soluzioni abitative si è solo spostato il problema altrove».

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