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I carabinieri raggiungono la casa di Motta di Costigliole di Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, uccisa ad Asti, per arrestrae l'uomo reo di aver ucciso la moglie, Torino, 29 Gennaio 2015. I carabinieri, alla presenza dei suoi legali, Chiara Girola e Alberto Masoero, lo hanno prelevato e portato in caserma ad Asti. L'uomo era indagato per omicidio dal 24 ottobre.  ANSA/ ANTONINO DI MARCO
Cronaca
Vendita

Costigliole d’Asti, all’asta le auto di Elena Ceste e Michele Buoninconti

Avverrà in modalità on line. In vendita la Peugeot usata dalla donna e la Golf utilizzata dal marito che sta scontando 30 anni di carcere per aver ucciso la moglie

Se verranno acquistate al prezzo minimo base d’asta, sarà di circa 4200 euro la cifra che genitori e figli di Elena Ceste potranno incassare dalla vendita giudiziaria delle due auto di famiglia: la Peugeot 205 utilizzata dalla donna e la Golf che invece era usata dal marito Michele Buoninconti, in carcere da oltre 9 anni con una condanna definitiva a 30 anni per l’omicidio della moglie.
L’avviso è pubblicato sul portale delle vendite giudiziarie e l’indirizzo in cui si trovano le due auto è quello inconfondibile di Strada San Pancrazio 10 a Costigliole d’Asti, frazione Motta, lo stesso della casa della coppia con quattro figli in cui si è consumato il femminicidio.
Ai due prezzi base d’asta si possono fare rilanci minimi di 100 euro. La data dell’asta è fissata per il 17 maggio e si svolgerà in modalità telematica.
Le due automobili erano state pignorate nell’ambito della procedura civile intentata dagli avvocati Tabbia e Abate Zaro per conto dei genitori di Elena, in qualità di tutori dei quattro nipoti, dopo la dichiarazione di “indegnità” che il tribunale di Asti ha dettato a carico di Michele Buoninconti, per escluderlo dall’asse ereditario della moglie cui ha tolto la vita. Una dichiarazione che lo esclude anche da ogni eventuale quota ereditaria su una probabile futura vendita della grande casa di Strada San Pancrazio, disabitata dal giorno del febbraio del 2015 in cui Michele venne arrestato per omicidio e i figli affidati ai nonni. Casa che però il padre di Elena, Franco, ha continuato a curare e a tenere in ordine, anche nella parte esterna ma che non è mai più stata occupata né dai ragazzi (per i quali il tribunale minorile aveva fissato come dimora la casa dei nonni a Govone), né da altri.

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