«Trasparenza e chiarezza sono elementi imprescindibili della nostra attività. E non vogliamo dare lidea che in Croce Rossa ci sia qualcosa di non legale. Siamo impegnati ad aiutare gli
«Trasparenza e chiarezza sono elementi imprescindibili della nostra attività. E non vogliamo dare lidea che in Croce Rossa ci sia qualcosa di non legale. Siamo impegnati ad aiutare gli altri e chi non ha un comportamento corretto non è degno di stare in Croce Rossa». Sono le parole pronunciate dal presidente provinciale della Cri Stefano Robino in una conferenza stampa convocata allindomani della notizia delle sei denunce per furto di generi alimentari, vestiario e carburante ai danni dellassociazione.
«Dagli accertamenti amministrativi periodici che vengono svolti erano emersi dati non congrui per quanto riguarda i prodotti alimentari e un uso improprio di una carta di credito per il rifornimento di gasolio. Era la primavera dello scorso anno e ho presentato denuncia alla Questura di Asti ha spiegato Robino Le indagini hanno evidenziato un notevole ammanco di generi alimentari e vestiario, pronti per la distribuzione alle 500 famiglie della città iscritte allo sportello sociale, ed un uso fraudolento della carta per lacquisto di carburante per un importo pari a 6.500 euro».
Alla conclusione dellindagine, condotta dalla Squadra mobile guidata dal commissario capo Loris Petrillo e coordinata dalla dottoressa Laura Deodato della Procura, sono stati denunciati per furto tre addette alle pulizie di una cooperativa e tre volontari (due dei quali iscritti al Corpo militare della Cri). «Si è trattato di unindagine difficile; e una sofferenza sapere quanto stava accadendo al nostro interno. Al termine dellindagine si è provveduto alla revoca dellappalto allimpresa di pulizie e sono stati presi e richiesti provvedimenti per i tre nostri volontari», ha annunciato il presidente Robino, con accanto il maresciallo Ignazio Schintu, comandante del I Centro di mobilitazione Cri di Torino e il volontario Silvio Caltanella.
Radiato il volontario denunciato per il furto di gasolio; mentre gli altri due sono sospesi al fine di chiarire la loro posizione. Uno di loro si sarebbe giustificato dicendo che si sarebbe trattato di un equivoco, in quanto il suo errore sarebbe stato quello di non riportare i dati della merce in uscita (lo scarico), quando prelevava le borse di alimenti da portare direttamente agli anziani che ne avevano necessità. Generi alimentari e vestiario sono monitorati in entrata e uscita dal magazzino della Croce Rossa di via Foscolo; mentre tutti i mezzi hanno a disposizione una carta carburante e vengono registrati i dati ad ogni pieno di carburante, con orario, importo e luogo del rifornimento. La Croce Rossa di Asti offre aiuto nello sportello giornaliero per la distribuzione di alimenti e vestiario a 562 famiglie (2.500 persone).
Da dicembre ad oggi sono stati distribuiti 1.600 chili di pasta, 7.200 litri di latte, 2.200 litri di olio, 5.300 barattoli di pomodoro, 2.700 barattoli di carne, 2.500 barattoli di minestrone, 5.200 succhi di frutta. Aiuti preziosi che provengono anche dalle donazioni dei cittadini, ad esempio attraverso le giornate di raccolta alimentare. In merito alla vicenda, ha evidenziato il presidente Robino: «Lazione intrapresa, imprescindibile in termini di legalità e trasparenza, era doverosa nei confronti del lavoro di tutti i 1.200 volontari e 18 dipendenti della Croce Rossa di Asti, che quotidianamente dedicano tempo e impegno a favore delle attività sanitarie, sociali e di protezione civile proprie della nostra identità, e nei confronti di cittadini e istituzioni che da sempre non hanno mai fatto venir meno il proprio supporto, sostenendo lassociazione».
Marta Martiner Testa