Dopo sei mesi dalla tromba daria che il 29 luglio e 26 agosto scorso si è abbattuta sui comuni della Valle Belbo e della Valle Bormida, causando gravi danni ai fabbricati e alle coltivazioni, una
Dopo sei mesi dalla tromba daria che il 29 luglio e 26 agosto scorso si è abbattuta sui comuni della Valle Belbo e della Valle Bormida, causando gravi danni ai fabbricati e alle coltivazioni, una prima boccata dossigeno per le aziende arriva sotto forma di contributi dal Ministero delle Politiche Agricole. Roma ha infatti riconosciuto il carattere di eccezionalità dellevento atmosferico segnalato a suo tempo dal Servizio Agricoltura della Provincia di Asti e come spiega il dirigente provinciale dellUfficio Agricoltura Paolo Guercio: «ai sensi delle disposizioni vigenti è ora possibile presentare domanda di contributo da parte delle aziende agricole e dei Comuni che hanno segnalato di aver subito gravi danni».
Le provvidenze previste riguardano la concessione di contributi finanziari la cui entità può raggiungere fino ad un massimo del 100% per le infrastrutture rurali (strade interpoderali) e fino a un massimo dell80% per le strutture rurali, come fabbricati agricoli, impianti di vigneti, frutteti e pioppeti abbattuti. Ad essere interessati saranno le strutture presenti nei comuni di: Bruno, Bubbio, Calosso, Cassinasco, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castelnuobo Belbo, Cessole, Cortiglione, Fontanile, Loazzolo, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montaldo Scarampi, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, Sessame e Vesime. Per le infrastrutture rurali saranno sempre interessati i comuni di Antignano, Bruno, Cortiglione, Fontanile e Mombaruzzo.
Gli agricoltori, siano questi imprenditori agricoli che coltivatori diretti, che hanno subito danni superiori al 30% alle strutture aziendali sono tenuti a inviare telematicamente al Settore Provinciale Agricoltura, per il tramite del CAA, lapposita domanda entro il termine perentorio del 4 marzo 2014. Secondo lufficio della Coldiretti che opera a Vesime saranno almeno una cinquantina le aziende che presenteranno domanda. Un piccolo aiuto, però, quello del Ministero perché dalle campagne gli agricoltori fanno emergere un fatto importante: i contributi copriranno solo le spese già sostenute dalle aziende per i lavori di ripristino delle strutture. Nessun rimborso è previsto per la perdita di prodotto.
Nel caso della Valle Bormida si parla soprattutto di uva caduta a terra e pioppi abbattuti, dove nessun produttore ha mai pensato di ricorrere ad unassicurazione contro una tromba daria. Il valore del raccolto distrutto dalla tempesta estiva sembra quindi perduto. Inoltre, il danno che lazienda potrà vedersi risarcire dovrà essere considerevole, quanto meno incidere del 30% sul fatturato. «Speriamo che gli aiuti ministeriali possano permettere a molte famiglie di risollevarsi ha commentato Alessandro Degemi sindaco di Cessole . Molte piccole aziende hanno dovuto ricorrere ai propri risparmi per risanare tetti, filari e capannoni».
Inevitabile poi unulteriore riflessione politica nei riguardi di un clima sempre più difficile da prevedere: «A memoria duomo non si ricorda un evento come questo in valle. Il clima sta cambiando, non possiamo farci cogliere impreparati. Per quanto possibile come amministratori dobbiamo intervenire per evitare catastrofi. Ecco perché al più presto procederemo alla pulitura dellalveo del Bormida, nel chilometro di competenza del comune di Cessole. Per evitare che i tronchi spezzati dalla tromba daria e lì caduti causino lennesima alluvione».