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Cronaca

Dai geometri una sottoscrizione in aiuto alla famiglia di Marco Massano

L’iniziativa del Collegio dei geometri di Asti a cui il giovane tecnico era iscritto. Quest’oggi il rosario in Cattedrale

Una sottoscrizione

Sono tantissime le telefonate ricevute dalla presidente del Collegio dei geometri di Asti Donatella Curletto da colleghi desiderosi di portare sostegno, morale, ma anche economico, alla famiglia di Marco Massano, il Ctu ucciso a 44 anni venerdì scorso a Portacomaro, mentre stava svolgendo il suo lavoro. Si è così deciso di avviare una raccolta fondi, per dare un aiuto concreto alla sua famiglia.

«Il Consiglio Direttivo del Collegio, costernato dal grave episodio occorso al Collega Geom. Massano Marco, vittima di omicidio durante lo svolgimento della professione, al fine di aiutare la famiglia Massano, ha aperto un c/c bancario dedicato alla raccolta fondi: Banca Reale SPA
IT43B0313801100000018117838».

Questa sera il rosario

Intanto nel tardo pomeriggio di oggi (lunedì) sarà recitato il rosario, alle 19, nella Cattedrale di Asti.

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2 risposte

  1. Esprimo le più sincere condoglianze e vicinanza alla famiglia per la gravissima perdita. Non è purtroppo il primo episodio del genere ed anche io, che svolgo la funzione di C.T.U. anche per esecuzioni immobiliari, mi sono trovato numerose volte in situazioni alquanto calde. Il tutto è però provocato anche dalle enormi imprecisioni degli organi di informazione che ingenerano false convinzioni. Anche in questo caso si è scritto, infatti, che la vittima fosse addirittura l’ufficiale giudiziario che dovesse procedere al pignoramento mentre, invece, l’ufficiale giudiziario è un funzionario dipendente fisso del Tribunale che, però, non si recherà mai direttamente presso l’immobile interessato mentre noi siamo liberi professionisti che riceviamo un incarico ad hoc soltanto per la valutazione dell’immobile post pignoramento e, perciò, quando arriviamo noi C.T.U., il pignoramento è gia abbondantemente avvenuto.

    1. Spesse volte sarebbe meglio non accettare simili incarichi, soprattutto quando si tratta di “grandi anziani” con figli gravemente ammalati. Sicuramente un lato etico ed umano dovrebbe scaturire da tutto questo.

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