Furti fra Asti, Cuneo e Alessandria
Avevano scelto Asti come base logistica delle loro scorribande per andare a rubare in case ed aziende fra l’Astigiano, il Cuneese e l’Alessandrino.
Oggi la notizia dei cinque arresti eseguiti dai carabinieri di Tortona: tre sono stati eseguiti ad Asti, uno a Cuneo e un altro a Pavia. Si tratta di cittadini albanesi di cui, per ora, sono state rese note solo le iniziali dei nomi: E. A di 21 anni, A. M. di 22, A. L. di 27, K. L. di 30 anni e A. L. di 33 anni.
Partito da un furto “agricolo”
Tutto era partito, nell’agosto del 2019, da un ingente furto avvenuto a Sale, in provincia di Alessandria (di qui la competenza dei carabinieri tortonesi). Da un’azienda erano spariti numerosi attrezzi agricoli, un tagliaerba, saldatrici ed altri elettroutensili oltre ad un’auto parcheggiata nel capannone.
E’ stata con quella, caricata della refurtiva, che si sono allontanati fino ad arrivare nel centro abitato di Sale dove avevano ripresa l’auto “pulita” per allontanarsi dal luogo del furto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Il cambio con l’auto “pulita”
Grazie a testimonianze di cittadini che avevano notato l’auto e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza cittadini, i carabinieri di Tortona hanno intercettato l’auto “pulita” e l’hanno seguita, virtualmente, fino ad Asti, dove è stata individuata nel parcheggio di Campo del Palio. Da quel momento il gruppo di albanesi è entrato nel “radar” degli investigatori che hanno scoperto, ad esempio, come fossero più di una le auto a disposizione della banda usata per i furti che, in un solo mese, sono stati cinque, sempre ai danni di aziende e abitazioni private. In uno sono stati rubati anche 8 quintali di nocciole appena raccolte.
Sceglievano strade a scorrimento veloce
L’uso ragionato delle auto usate sia per andare sui luoghi dei furti che per fuggirne era al centro delle preoccupazioni del gruppo di albanesi che si premuravano di usare vetture rubate o intestate a prestanome facendo percorsi che comprendevano prevalentemente strade e autostrade a veloce scorrimento, per riuscire ad avvicinarsi e ad allontanarsi dagli obiettivi nel più breve tempo possibile riducendo, anche, la possibile di un controllo stradale da parte delle forze dell’ordine.
Come è capitato nel furto a Sale, dove si presentava l’occasione i malviventi rubavano anche l’auto delle vittime per trasportare la refurtiva e fare rientro ad Asti, salvo poi parcheggiarla regolarmente in strada o nei parcheggi dei centri commerciali spostando nel tempo il momento del suo ritrovamento.
Modalità che sono state scientificamente rilevate e documentate dai carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Asti e che ha portato all’emissione delle cinque misure cautelari per furto in abitazione pluriaggravato e concorso in ricettazione. Per eseguirle e per eseguire le perquisizioni sono stati impiegati una quarantina di militari delle Compagnie di Asti, Cuneo e Pavia, oltre a quelli di Tortona.
Daniela Peira