Non sono stati scelti a caso il giardini pubblici di viale alla Vittoria per la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.
Un luogo verde, nel cuore della città, dove poter entrare in contatto con la natura ed onorare il tema della memoria scelto per l’edizione 2022: “Terra mia. Coltura nella Terra, cultura nelle coscienze”.
La memoria è quella dei 1055 nomi che corrispondono alle vittime della mafia; un rituale, quello della lettura dei loro nomi, uno per uno, che ogni anno contraddistingue la giornata voluta dall’Associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti, che invita a far riflettere sui tanti volti delle mafie, non più una “questione” solo meridionale.
Ma se il momento ufficiale si è tenuto nel cuore verde della città, la memoria sollecitata da Libera ha pervaso molte scuole astigiane dove, in autonomia, si sono tenuti dei momenti di celebrazione della Giornata per non creare pericolosi assembramenti. La lettura dei nomi, ad esempio, si è ripetuta all’istituto Agrario Penna, alla scuola Carlo Alberto Dalla Chiesa di Nizza, alle scuole medie di Moncalvo, paese in cui sorge Cascina Graziella, bene confiscato dedicato alla memoria di Graziella Campagna vittima innocente della mafia siciliana. Nell’ultimo anno, i volontari di Libera, dopo lo stop imposto dal Covid, hanno ricominciato ad andare nelle scuole per sensibilizzare gli alunni (oltre 600 solo negli ultimi mesi) sul tema del contrasto alle mafie.
I nomi sono riecheggiati anche fra gli alberi dei giardini, grazie al coinvolgimento delle autorità che, in fila, hanno aspettato il loro turno per leggere la loro pagina di vittime; una lettura fatta tutta d’un fiato, per dare la misura esatta della lunga fila di persone che hanno sacrificato la loro vita per la legalità.
«Ad ogni nome che leggiamo – ha detto Luigi Gilardetti, che con Simone Barbero guida Libera Asti – dobbiamo chiederci che cosa abbiamo fatto fino ad oggi per contrastare l’avanzamento delle mafie e cosa potremmo fare per domani per attuare un cambiamento necessario. Le risposte le dobbiamo alle vittime, ai loro famigliari e a tutti coloro che quotidianamente sono in prima linea nella lotta alle mafie». Ad impreziosire la cerimonia, le canzoni del Betti Zambruno Quartet e del Costanza Agnella Trio.
(Fotoservizio Billi)