Cerca
Close this search box.
Denunciato ambulante 20enne di Acerra per truffa e furto aggravato in Valbormida
Cronaca

Denunciato ambulante 20enne di Acerra per truffa e furto aggravato in Valbormida

Un venditore ambulante di ortofrutta, 20enne originario di Acerra (Na), con a carico svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, è stato denunciato dai Carabinieri di Monesiglio (Cn)

Un venditore ambulante di ortofrutta, 20enne originario di Acerra (Na), con a carico svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, è stato denunciato dai Carabinieri di Monesiglio (Cn) per truffa e furto aggravato con destrezza. Il giovane nei giorni scorsi ha sostato nelle piazze di alcuni paesi della Valbormida, sia nel versante piemontese che in quello ligure, vendendo dal suo camioncino frutta e verdura caricate al mercato ortofrutticolo di Genova.

Ogni volta che però quel camioncino arrivava in un paese alcuni anziani, che avevano acquistato qualcosa da quel ragazzo, si accorgevano dopo un po’ di tempo di essere stati raggirati, o perché non era stato consegnato loro il giusto resto o perché vi erano degli ammanchi di contante dalle loro borse o portafogli. I fatti sono stati segnalati dalle vittime ai militari di Monesiglio che si sono messi immediatamente al lavoro per individuare l’autore dei raggiri, non tanto gravi per entità economica ma odiosi perché commessi ai danni di anziani soli e che spesso vivono con una piccola pensione.

Grazie alle testimonianze raccolte da alcuni passanti ed ai filmati acquisiti dal dispositivo di videosorveglianza esterno ad una banca sita in una delle piazze dove aveva sostato il furgoncino i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dell’ambulante, attualmente domiciliato a Savona presso suoi parenti. A lui i Carabinieri sono riusciti ad addebitare con certezza il furto di una banconota da 100 euro a un 90enne di Monesiglio (furto con destrezza) mentre gli stava pagando della verdura e l’aver incassato indebitamente da altre due donne 80enni del posto 75 euro dando loro il resto errato (truffa). In entrambi i casi per l’indagato è scattata l’aggravante specifica per aver commesso i reati ai danni di persone anziane.

Le indagini sul conto dell’ambulante napoletano sono ancora in corso per fare emergere altri casi di piccole truffe e furti che lo stesso avrebbe attuato nella Valbormida utilizzando sempre la stessa tecnica e sempre ai danni di persone della terza età.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale
Precedente
Successivo