Mezzo milione: questo il valore del sequestro che è stato eseguito nei confronti di un pluripregiudicato residente a Valfenera che gravita nelle province di Asti e Torino.
Un’operazione congiunta di Direzione Investigativa Antimafia e Guardia di Finanza di Torino su autorizzazione del Tribunale del capoluogo piemontese al termine di complesse indagini di natura patrimoniale a carico dell’uomo. Numerosi i reati per i quali è stato, negli anni, condannato, compresi usura ed estorsione. I primi reati che gli furono contestati risalgono al 1984. Questo tipo di condanne e gli accertamenti bancari e patrimoniali hanno convinto gli investigatori che gli esigui redditi dichiarati non giustificano i beni intestati e il tenore di vita tenuto. La conclusione è stata che viveva grazie ai proventi della sua attività delittuosa.
Il pregiudicato aveva già opposto ricorso ad un primo ricorso, ma è stato respinto dai giudici del Riesame che hanno così dato il via al sequestro di ieri.
Così, tenuto conto anche del riconoscimento della sua pericolosità sociale, è stata autorizzata la misura di prevenzione patrimoniale che ha previsto il sequestro di 3 immobili (fra i quali la casa di residenza nel paese astigiano e un capannone collegato), di un’auto e di circa 18 mila euro in contanti.