Ennesimo danneggiamento dopo i colpi di pistola alla vetrina e il furto in negozio. Questa volta al rogo 120 rotoballe di paglia in pieno campo, erano dello stesso titolare della macelleria. Solo sfortuna o una scia di fatti legati tra loro? Intanto, cresce in paese lo sconcerto per il susseguirsi degli eventi dolosi…
A febbraio cinque colpi di pistola contro la vetrina della macelleria. Una settimana fa il furto, allinterno del negozio, di salumi, carne e prosciutti. Ora il rogo di 120 rotoballe di paglia, che si trovavano radunate in un campo di fronte allabitazione, al di là della strada. Sono gli episodi capitati nel giro di poco più di tre mesi a Giovanni Ronzano, allevatore costigliolese e conosciuto trifolao. Nella notte di sabato, poco prima delle 4, la chiamata al 115 dei vigili del fuoco per segnalare lincendio in un appezzamento di terreno in Valcioccaro, a Costigliole, lungo la strada che porta verso Nizza. «Difficile pensare che della paglia che si trovava in quel campo da quasi un anno possa essersi incendiata per un fenomeno di autocombustione», ci viene spiegato.
Non restano allora molti dubbi sulla natura dolosa dellincendio. Una conclusione che risulterebbe davvero inquietante, se collegata a quanto avvenuto negli ultimi mesi ai danni dellattività di Ronzano, persona conosciuta in paese sopratutto per limpegno lavorativo di tanti anni.
I vigili del fuoco, arrivati in gran velocità, hanno lavorato a lungo per domare il rogo, riuscendo a salvare dalle fiamme altre cataste di rotoballe che si trovavano a poca distanza da quelle andate in fumo. Un danno economico che potrebbe aggirarsi su alcune migliaia di euro. Se non ci si trova semplicemente di fronte ad un periodo di grande sfortuna, il rogo, se davvero fosse doloso, assumerebbe toni molto preoccupanti. Grande sconcerto avevano destato i colpi di pistola sparati contro la vetrina della macelleria di Ronzano che si trova in località Sabbionassi, a Costigliole.
Lepisodio era avvenuto in una notte tra i giorni di sabato e domenica: lo stesso proprietario, si era accorto il mattino successivo di quanto era capitato, quando era andato al negozio per la consueta apertura domenicale. Aveva escluso di aver mai ricevuto minacce. In paese lepisodio aveva fatto seguito ad un caso analogo, avvenuto nella scorsa estate: colpi di pistola contro le vetrine del Bar del peso di piazza Medici, mentre il titolare si trovava ancora nel locale, impegnato nelle pulizie serali, dopo la chiusura. Ma prima ancora, lo stesso bar, era stato preso di mira attraverso un attentato incendiario: era stato appiccato il fuoco allesterno del locale e le fiamme avevano bruciato una tenda parasole e mandato in frantumi la vetrata.
E poi, una settimana dopo i colpi di pistola, altri spari notturni contro due auto posteggiate fuori casa, in zone diverse del paese (una delle vetture era posteggiata ai Sabbionassi). Una settimana fa lincursione notturna nella macelleria, forzando una porta: i ladri hanno fatto razzia di salami, prosciutti e di carne. Ora lincendio delle rotoballe di paglia. Proiettili e roghi. Elementi comuni di eventi che si presentano con tante analogie. Che destano sconcerto e di cui la gente di Costigliole non parla volontieri. Ma su cui certamente si attendono risposte.