Conferme alla ricostruzione dei fatti stabilita dagli inquirenti per il mattino del 24 gennaio, giorno della sparizione di Elena Ceste, la mamma di Motta di Costigliole. E' quanto sarebbe emerso

Conferme alla ricostruzione dei fatti stabilita dagli inquirenti per il mattino del 24 gennaio, giorno della sparizione di Elena Ceste, la mamma di Motta di Costigliole. E' quanto sarebbe emerso dalle dichiarazioni raccolte negli ultimi giorni in Procura in merito al misterioso caso di scomparsa. Diverse persone sono state convocate per essere ascoltate nuovamente. Tra queste, la vicina di casa, a cui il marito di Elena Ceste si era rivolto per chiederle, prima al telefono e poi presentandosi presso la sua abitazione, se avesse visto la donna quel mattino, dopo le 8,10, momento in cui si era allontanato da casa per accompagnare i figli a scuola, a Costigliole. La donna avrebbe confermato quanto già detto fin dal primo giorno. Non ci sarebbero dubbi infatti da parte degli investigatori in merito agli orari di quel mattino: Michele rientra a casa intorno alle 8,45 e si reca dai vicini all'incirca alle 9.

Spazi di tempo ristretti, che non destano dunque sospetti. Sentita, con tutte le tutele necessarie in situazioni così delicate, anche la figlia maggiore, 13enne, che avrebbe confermato come quel mattino la mamma avesse fatto colazione con loro, salutandoli poi, quando hanno lasciato la casa di strada San Pancrazio per andare a scuola. Nulla, inoltre, sarebbe emerso dall'analisi del computer della donna: non si è trovata traccia di nessun video compromettente, ma i dati provenienti dall'analisi tecnica continuano a fluire e ad essere vagliati dagli inquirenti. Il pc è ancora nelle mani degli investigatori e non si lascia, a quanto sembra di capire, niente di intentato. Così come continua l'analisi del telefono che era in uso ad Elena Ceste, rimasto a casa quel mattino, insieme a documenti e denaro.

Nei giorni scorsi nuove ricerche lungo il Tanaro erano state effettuate, nonostante le difficoltà di sondare il fondo del fiume, caratterizzato da una forte corrente. Anche in questo caso le ricerche non hanno dato esito (da ricordare è che si cerca anche un'altra persona, l'imprenditore di Isola che aveva lasciato un tragico biglietto nel giubbotto in riva al fiume). Intanto i genitori non si rassegnano alla scomparsa della figlia, cercando anche il confronto con le persone di cui tanto si è parlato in questi mesi e "tirate in ballo" dallo stesso marito della donna. Nei giorni scorsi si sono recati a casa del conoscente di Costigliole di Elena ed hanno parlato con lui, nel tentativo forse di ricevere notizie dirette e di comprendere i disagi di cui Elena potrebbe avergli parlato.

Marta Martiner Testa