Mancano dieci giorni al triste anniversario che attende la famiglia di Elena Ceste, la donna scomparsa un anno fa dalla sua abitazione di Motta e rinvenuta morta alla fine di ottobre in un canalone a
Mancano dieci giorni al triste anniversario che attende la famiglia di Elena Ceste, la donna scomparsa un anno fa dalla sua abitazione di Motta e rinvenuta morta alla fine di ottobre in un canalone a meno di un chilometro di distanza. Una vicenda che ha avuto un clamore mediatico senza precedenti, per l'Astigiano e che, ad oggi, vede un indagato: il marito Michele Buoninconti. A piede libero, sull'uomo pesa un avviso di garanzia per omicidio e occultamento di cadavere. Il suo difensore, l'avvocato Chiara Girola coadiuvata dal collega di studio Alberto Masoero, sta intanto lavorando ad un meticoloso sopralluogo che rientra nelle indagini difensive.
Nei giorni "vicini" a quello della scomparsa, avvenuta il 24 gennaio, insieme a professionisti e tecnici, i due legali si recheranno sul luogo del ritrovamento del corpo della donna ed effettueranno una serie di misurazioni e di mappature del territorio, delle case e delle cascine della zona. Verranno anche ripercorsi i vari tragitti ipotizzati dalla casa della donna al Rio Mersa. La scelta della data, a ridosso di quella in cui è avvenuta la scomparsa, è stata appositamente scelta per rilevare le stesse condizioni climatiche, di luce e di stato della vegetazione che persistevano l'ultima mattina in cui è stata vista viva Elena. Mentre non trovano conferma le voci circa i funerali dei resti della donna fissati per sabato prossimo. A giorni era atteso il deposito della relazione dell'autopsia e solo dopo questo atto la Procura intende dare il nullaosta alle esequie.
d.p.