Episodio dai contorni ancora molto confusi quello accaduto nel tardo pomeriggio di martedì alla cava di San Marzanotto vicino all'autostrada per Alba. Durante un servizio di perlustrazione,

Episodio dai contorni ancora molto confusi quello accaduto nel tardo pomeriggio di martedì alla cava di San Marzanotto vicino all'autostrada per Alba. Durante un servizio di perlustrazione, l'attenzione di una pattuglia di carabinieri è stata attratta da un giovane uomo che si trovava a terra e si muoveva a malapena.

Arrivati sul posto, i militari hanno scoperto che si trattava di un uomo gravemente ferito al volto, con colpi devastanti dai quali usciva copiosamente il sangue; vittima sicuramente di un pestaggio, forse anche di colpi di spranga, non era neppure così lucido da raccontare il suo nome e cosa fosse capitato. Le sue condizioni, ad un primo esame, sembravano quasi disperate, anche perchè l'uomo, molto confuso, a tratti si sentiva male. E' stato chiesto l'intervento di un'eliambulanza e di un'ambulanza medicalizzata; quest'ultima, dopo le prime cure prestate sul posto, lo ha poi trasportato all'ospedale di Alessandria.

Il giovane uomo è stato identificato, si tratta di un calabrese di 33 anni con parecchi precedenti penali a suo carico. Non ha saputo (o voluto) spiegare le ragioni della sua presenza in terra astigiana e non ha raccontato nulla su cosa fosse accaduto e su chi l'avesse ridotto in quello stato. Ha solo dato una generica spiegazione di una caduta non meglio specificata visto che non c'era nulla da cui cadere nei dintorni e non si sa come sia arrivato lì.

Che la vittima avesse poca voglia di raccontare come sono andate le cose e non vedesse l'ora di andare via è stato confermato anche dal fatto che, nonostante le brutte ferite e microfratture al viso, appena medicato ha firmato e si è fatto dimettere dall'ospedale di Alessandria. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri di Asti, vista la gravità delle lesioni riportate.