Passata la prima “bastonata” al morale dopo aver saputo che l’installazione di un autovelox non è possibile, i residenti della frazione Quarto Inferiore hanno ripreso il loro personale conto degli incidenti che avvengono in quel tratto di provinciale che attraversa l’abitato sul quale si affacciano negozi, case e servizi.
Conto che pochi giorni fa ha aggiunto una voce, con un altro scontro frontale tra due vetture, al fondo del rettilineo. Uno scontro così violento che una delle due auto è finita contro il cancello di una delle case che si affacciano sulle strada così da far sembrare che stesse uscendo dal cortile di essa. Per fortuna gli automobilisti non hanno riportato lesioni gravi, ma è l’ennesimo episodio che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sia pericoloso quel tratto di strada fra le case e i negozi. O meglio, pericolosa è la condotta di guida di chi lo percorre.
«L’anno scorso abbiamo contato 15 incidenti in 11 mesi – dice Francesco Cico Villata, residente – Con il più grave che ha riguardato l’investimento della parrucchiera con negozio sulla strada. Ma da allora se ne sono verificati molti altri, per fortuna solo con danni ai mezzi, ammaccature, strisciate contro i cancelletti o i bordi dei marciapiedi. Abbiamo chiesto a tutti e fatto di tutto per ottenere un autovelox o qualunque altro dissuasore che rallenti la velocità di chi fa questa strada».
Un appello accorato anche al Prefetto che aveva disposto personalmente un sopralluogo e promesso interventi. «Purtroppo l’autovelox non è possibile installarlo – dice il dottor Claudio Ventrice, Prefetto di Asti – perchè la relazione della Polizia Stradale conclude con parere sfavorevole ed è indicazione vincolante. Rimarrà attivo quello già esistente anche se, come anche rilevato da me personalmente, non è efficace perchè troppo lontano dal centro abitato. Detto questo – prosegue il Prefetto di Asti – stiamo lavorando per trovare comunque una soluzione che restituisca sicurezza ai residenti. Penso soprattutto all’installazione di dossi alti per gli attraversamenti pedonali in grado di far obbligatoriamente rallentare i mezzi in transito».
Anche perchè neppure il gran clamore mediatico su questo problema è stato utile a responsabilizzare, almeno in parte, chi quella strada la percorre ogni giorno.
«Al contrario – afferma Cico Villata – se possibile la situazione è pure peggiorata perchè da quando si è saputo che tanto l’autovelox non si sarebbe potuto mettere, tutti si sentono autorizzati ad andare ancora più forte. Un senso di impunità che non tiene minimamente conto del fatto che su quel tratto di strada ci vivono persone, sono aperti e frequentati dei negozi, ci sono servizi della comunità. Ci sono sere in cui, dalle nostre case, sentiamo le accelerate e le sgommate che partono dalla piazza della chiesa verso Valenzani, sul rettilineo, come se auto e moto facessero a gara a chi va più veloce».
Il Comune di Asti, dal canto suo, dopo l’ondata di proteste dei residenti, ha ridisegnato gli attraversamenti pedonali su sfondo rosso.