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Cronaca
Processo

Ex presidente Federcaccia Asti: «Quei rimborsi erano tutti legittimi»

In aula si difende dall’accusa di truffa ai danni della Provincia di Asti e spiega come funzionava il sistema di gestione delle zone di ripopolamento e cattura

Lo aveva già annunciato nelle precedenti udienze e in quella che si è tenuta nei giorni scorsi ha mantenuto la promessa: Aldo Rosio, ex presidente di Federcaccia Asti, ha risposto in aula alle domande del pm e del suo difensore, l’avvocato Mirate, spiegando ognuno di quei prelievi che gli vengono contestati e che lo hanno portato sotto processo.
Tutto era nato dall’indagine chiamata “Lepus aliena” con la quale i Nas di Alessandria avevano indagato diverse persone per il ripopolamento della fauna venabile. L’ipotesi di accusa è che le lepri immesse sul territorio, invece di essere autoctone, erano acquistate nell’Est Europa dove i controlli erano molto scarsi. Di quel filone non è rimasto nulla nel processo in corso, tutte le accuse sono decadute.
Le accuse attuali riguardano circa 7 mila euro di rimborsi passati dalla Provincia alla Federcaccia e incassati da Rosio.
«Fra Provincia e Federcaccia vi era un accordo secondo il quale alla seconda venivano riconosciuti i rimborsi per la gestione delle ZRC, ovvero le zone di ripopolamento e cattura. In quelle zone – ha spiegato Rosio al giudice – veniva favorita la riproduzione di lepri e fagiani che venivano poi catturati e liberati nelle zone di caccia. Io ero il responsabile della ZRC Isolone, la più grande della provincia di Asti, che si estende per circa 1400 ettari».
Rosio ha spiegato che la gestione della ZRC prevedeva alcune spese: il carburante per il continuo monitoraggio del territorio, il mangime in caso di scarsità di cibo in natura, il contributo ai cosiddetti “raccolti a perdere”, quelli che i contadini seminavano a totale beneficio degli animali selvatici.
«Io, come tutti i referenti di ZRC, incassavo i rimborsi e li distribuivo a chi aveva lavorato alla gestione o ai contadini per i raccolti a perdere – ha spiegato Rosio confermato dalla segretria Federcaccia testimone a difesa – Quel mandato contestato che vede il passaggio diretto sul mio conto personale è semplicemente il recupero di rimborsi che io avevo anticipato per alcuni anni. Tutto rendicontato e con delibere del consiglio Federcaccia».

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