Ci sono anche 3 case e 4 terreni a San Damiano d’Asti nel “sacco” della Guardia di Finanza di Asti che, su indagine della Procura Europea, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per il valore di circa 3 milioni di euro nell’ambito di un’indagine per frode.

Al centro dell’inchiesta una srl che, per mano di tre componenti del consiglio di amministrazione e di un manager della società che operava anche nell’Asigiano sebbene avesse sede legale a Milano, sono accusati di frode ai danni dell’Unione Europea.

Gli anni presi in considerazione sono quelli dal 2017 al 2020 quando, attraverso operazioni di “windows dressing”, ovvero alterazione dei rendiconti finanziari, gli amministratori facevano apparire la società molto più solida di quanto invece non fosse in realtà. Una situazione di gravissima difficoltà finanziaria che veniva invece presentata come realtà florida per ottenere dei finanziamenti provenienti dal Fondo Europeo Investimenti Strategici nell’ambito del programma COSME. Con una piccola quota parte di 70 mila euro erogata invece dallo Stato italiano.

Falsificazioni così complesse che erano riuscite a dissimulare bene i reali bilanci della srl che erano di circa 12 milioni di euro.

I quattro indagati sono stati denunciati per i reati di truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea e di indebita percezione di erogazioni pubbliche oltre che di bancarotta fraudolenta.

Oltre agli immobili sequestrati a San Damiano d’Asti, altri sono stati posti sotto sigillo a Monza, Milano, Corniglio e Camogli.