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Cronaca

Nuovo Filadelfia: la futura casa
del Torino Calcio nasce ad Asti

Ha una genesi astigiana il nuovo stadio Filadelfia, luogo simbolo per gli appassionati di calcio, la cui ricostruzione è iniziata sabato scorso con la posa della prima pietra sul terreno dove sorgeva

Ha una genesi astigiana il nuovo stadio Filadelfia, luogo simbolo per gli appassionati di calcio, la cui ricostruzione è iniziata sabato scorso con la posa della prima pietra sul terreno dove sorgeva lo stadio del Grande Toro. Dopo anni di attese, le speranze dei tifosi granata sono state premiate e la città di Torino riavrà un pezzo di storia al termine della ricostruzione del mitico "Fila". E' tra Asti e Rocchetta Tanaro che si è sviluppato il progetto del nuovo Filadelfia: la CS Costruzioni di Carlo Fornaca, impresa esecutrice dei lavori, ha infatti sede a Sessant, mentre lo studio PROGECO – Progettazioni Generali, di Giacomo Icardi, Mirko Ponzo e Corrado Ponzo, il cui progetto ha vinto la gara indetta dalla Fondazione, ha sede a Rocchetta Tanaro. A vincere l'appalto è stato il raggruppamento composto dalle due società astigiane (cui si aggiunge la C.I.E.T. Srl) insieme ad Archistudioassociati di Torino.

Dal preliminare al definitivo
«Siamo partiti dal progetto preliminare che la Fondazione aveva messo alla base della gara per rappresentare esigenze e speranze dei tifosi e della società – spiegano Giacomo Icardi e Mirko Ponzo di PROGECO – Con il rispetto che gli si doveva, lo abbiamo trasformato, reso reale ed integrato con quanto sembrava mancare e che la gara chiedeva di immaginare e proporre pensando a ciò che vedrà chi, ogni giorno, avrà sotto casa il nuovo stadio». Non un luogo della memoria, ma un posto dove far vivere il passato pensando al futuro e, non a caso, lo stadio sarà utilizzato non solo per gli allenamenti della prima squadra, ma anche del settore giovanile e per essere un punto di incontro tra tifosi e giocatori. La "Cittadella Granata", il cui nuovo stadio è il primo lotto del progetto di costruzione, vedrà inglobarsi, in futuro, anche un polo museale dedicato al Torino Calcio.

«Un luogo e un edificio simbolo della storia»
«Anche noi ci siamo tuffati in questa impresa sedotti dalla passione di poterci cimentare con un luogo ed un edificio simbolo della storia, non solo sportiva, di Torino» commenta Carlo Fornaca di CS Costruzioni.
Sabato scorso, alla posa della prima pietra, sono state tante le emozioni del team astigiano: presenti insieme ai vertici del Torino Calcio, vecchie glorie, diecimila tifosi, simpatizzanti e tanti curiosi. «Sicuramente in fase di progettazione abbiamo sentito l'aspetto simbolico che ha il nuovo Filadelfia – aggiunge Mirko Ponzo – Infatti, se si cercano informazioni sui più importanti stadi del mondo, il Filadelfia è sempre citato. Fin dal principio eravamo convinti di essere all'altezza di questo progetto».

Il gruppo di lavoro
Hanno lavorato alla nascita del nuovo "Fila", oltre a Giacomo Icardi, Mirko Ponzo e Corrado Ponzo, Bruno Aresca, Lucia Ansaldi, Paola Pescarmona, Barbara Ciampicale e Giorgio Giani (architettura ed inquadramento urbano); Ermanno Tonda, Davide Rovera con Gloria Benussi (strutture); Paolo Argenta, William Conti con Luigi Garioni (impianti tecnologici); Matteo Bosia (acustica); Andrea Piano (indagini geologiche) e Paolo Torchio (rilievi topografici). Per la costruzione dell'impianto sono stati previsti 387 giorni di lavoro e sarà possibile seguire l'iter di costruzione, anche via webcam, collegandosi al sito della Fondazione (www.filadelfia.it).

Riccardo Santagati

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