Sono più le informazioni che non si sanno di quelle già accertate nel caso del giovane rom, residente nel campo di via Guerra, ad Asti, folgorato dall’alta tensione e ora ricoverato in prognosi riservata dopo l’amputazione di entrambe le mani.

Si sa che il fatto è avvenuto martedì, ma non ci sono evidenze che l’incidente sia accaduto al campo di via Guerra. Anzi, dai primi accertamenti effettuati sul posto, sembra che i contatori che danno corrente alle abitazioni delle famiglie del campo siano in perfetto stato e quindi pare che non abbiano subito nessuna manomissione o subito un sovraccarico di corrente.

Anche polizia e carabinieri non hanno effettuato interventi nel campo rom nella giornata in cui è avvenuto il fatto e, da quanto si è potuto apprendere, non è stata aperta alcuna indagine ad Asti per conto della Procura dei Minori di Torino.

Il ragazzo, subito raggiunto in ospedale dai famigliari, sarebbe stato folgorato toccando un cavo dell’alta tensione, ma nessuno ha certezze di dove sia avvenuto il fatto e in quale contesto.