Un panorama di furti e rapine che non ha dato segni stop nel primo mese del nuovo anno. Numerosi i casi che si sono registrati in città e nei paesi dell'Astigiano, nonostante l'impegno
Un panorama di furti e rapine che non ha dato segni stop nel primo mese del nuovo anno. Numerosi i casi che si sono registrati in città e nei paesi dell'Astigiano, nonostante l'impegno costante delle forze dell'ordine, che hanno messo in campo anche risorse ulteriori, come i servizi ampliati da parte dei carabinieri, disposti dal comando provinciale guidato dal tenente colonnello Fabio Federici, e gli interventi stabiliti dal Questore Filippo Di Francesco, quali l'impiego del Reparto prevenzione crimine di Torino insieme ai poliziotti astigiani delle Volanti e della Squadra mobile per un maggiore controllo del territorio.
La crisi economica che il Paese sta vivendo non fa che dilatare il fenomeno dei reati quali furti e rapine. E gli episodi che si sono registrati nel mese di gennaio sono lo specchio di tale momento infelice. Se il "buongiorno" si vede dal mattino, già il primo giorno dell'anno è andato in archivio con un furto in un esercizio commerciale del centro. Era da poco passata l'una quando il negozio di telefonia "Tel & fony" ha subito una razzia da parte dei ladri, che si erano introdotti nel locale dopo aver tagliato una serranda. "Spaccata" pochi giorni dopo alla caffetteria "San Lazzaro" di via Sant'Evasio: con la griglia di un tombino i malviventi hanno sfondato la vetrina e si sono portati via due videopoker con il denaro in essi custodito. Nel mirino dei banditi anche il bancomat della filiale di Refrancore della Cassa di Risparmio di Asti. L'assalto alle 4 di notte, ma gli sconosciuti sono dovuti fuggire a mani vuote.
"Spaccata" anche al negozio "Opto vision" di piazza Statuto e furto, passando dal retro, al "Bar 8" di corso Savona (ancora le slot nel mirino dei ladri). Intrusioni anche in una macelleria di corso Cavallotti, in cinque seconde case nella stessa notte in frazione Quarto e all'azienda "De.Car2" della zona industriale, leader nella produzione di giocattoli e peluche. Maxifurto anche alla ferramenta Gandolfo: qui ad agire pare essere stata una banda ben organizzata, che ha saputo neutralizzare tutti i sistemi di allarme e videosorveglianza e ha scelto con cura quali pezzi rubare. E, per chiudere, un furto di pannelli fotovoltaici in un terreno di Belveglio per un valore di 15 mila euro.
Nel capitolo rapine, vittime sono state tre donne, un noto astigiano, un restauratore e un ufficio postale. In manette, grazie al lavoro di polizia e carabinieri, i presunti autori della rapina alla Posta di Isola, così come della banda che agiva per strada, derubando donne che camminavano in città da sole. Si erano registrati tre colpi nella stessa sera, nella zona di piazza Roma, piazza Cattedrale e via San Marco.
Violenta la rapina ai danni di un falegname e restauratore di San Marzanotto. Alle 7 di sera una banda ha fatto irruzione nel suo laboratorio: lo hanno minacciato, malmenato e rinchiuso nel bagno per un bottino di appena 50 euro. A mettere in fuga i banditi l'arrivo del figlio. In pieno mattino, nella centrale piazza Campo del Palio, è stato rapinato Aldo "Cerot" Marello, campione italiano di tamburello e appassionato di musica, pensionato dell'Asl. Lo hanno accerchiato mentre scendeva dall'auto e gli strappato di dosso il protafogli, senza che potesse reagire in alcun modo.
E sempre in agguato, tra le case della città come nelle villette dei paesi della provincia, sono i truffatori. Negli ultimi casi, ad Asti, Nizza e Montaldo Scarampi, hanno finto di essere addetti dell'acquedotto, incaricati di controllare che nelle tubature non ci fossero sostanze nocive: un trucco per accedere all'interno dell'abitazione e rubare denaro e gioielli.
Marta Martiner Testa