Cerca
Close this search box.
Furto alla fattoria didattica,razzia di oche e anatre
Cronaca

Furto alla fattoria didattica,
razzia di oche e anatre

«Non è una questione di danno economico, ma di danno affettivo». A parlare è Cesare Ivaldi, presidente dell’associazione “Asini si nasce e io lo nakkui” che, insieme alla cooperativa sociale

«Non è una questione di danno economico, ma di danno affettivo». A parlare è Cesare Ivaldi, presidente dell’associazione “Asini si nasce e io lo nakkui” che, insieme alla cooperativa sociale L’Asinergia e l’associazione Somarkanda ha creato a Sessant un’oasi dove gli animali diventano amici dei bambini e di chiunque ricerchi nella pet therapy una soluzione alla ricerca di affetto. Parole che, evidentemente, non sfiorano neppure il cuore dei ladri che qualche giorno fa si sono introdotti di notte nella fattoria didattica e hanno fatto man bassa di animali.

Al mattino mancavano 23 animali all’appello, fra oche, anatre, galline, tacchini. Forse sembrerà un furto di poca cosa, ma gli animali da cortile rubati erano tutti di razze molto particolari e rare e ognuno di essi aveva una sua storia, come un bellissimo esemplare di oca alta 1 metro e venti “strappata” ad un macellatore che ne voleva fare un salame.

«Tutti i nostri animali avevano un nome e una provenienza particolare e tutti erano molto belli e originali – spiega Ivaldi – per questo sono stati rubati e chi lo ha fatto li conosceva e ha scelto i migliori». Ma gli animali rubati erano anche un patrimonio della fattoria didattica perché erano abituati alla vicinanza con i bambini e gli uomini, una sorta di “addomesticamento” che non si può improvvisare e che rappresentava il loro reale valore. I loro nomi sono conosciuti da decine di bambini in visita con le classi mentre uno dei tacchini rubati era diventato una star fra un gruppo di studenti di veterinaria trentini a Sessant per uno stage.

I ladri notturni sono entrati nel recinto e hanno aperto tutte le gabbie. Hanno tentato anche di rubare gli asini ma questi ultimi li hanno “caricati” e sono poi fuggiti in un bosco vicino dove sono stati fortunatamente ritrovati la mattina dopo. «Questa è una cooperativa agricola sociale e siamo legatissimi ai nostri animali – sottolinea ancora Ivaldi – la loro sparizione ci ha fatto male e ci ha umiliati per l’impotenza con la quale viviamo l’impossibilità di fare qualcosa per impedire la violazione della nostra proprietà e del nostro patrimonio animale».

Daniela Peira

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale