Cerca
Close this search box.
Giorgio Forattini su Charlie Hebdo:«La libertà vincerà la barbarie»
Cronaca

Giorgio Forattini su Charlie Hebdo:
«La libertà vincerà la barbarie»

«Sono letteralmente scioccato da quanto è avvenuto a Parigi; una strage senza senso. Come ho saputo dell’accaduto sono subito corso qui, nella capitale francese, per seguire direttamente e da

«Sono letteralmente scioccato da quanto è avvenuto a Parigi; una strage senza senso. Come ho saputo dell’accaduto sono subito corso qui, nella capitale francese, per seguire direttamente e da vicino gli eventi, visto che diversi dei vignettisti uccisi dal commando erano miei amici.» Con queste parole Giorgio Forattini, cittadino onorario di Asti dal tempo del sindaco Florio, ha commentato l’assassinio dei giornalisti e dei vignettisti del settimanale satirico francese “Charlie Hebdo”, caduti sotto il fuoco “islamico” per aver dissacrato la loro religione.

«E’ una questione tipicamente francese – ha continuato Forattini, sentito telefonicamente – noi non dovremmo correre rischi di questo tipo. Io, almeno, non ho questi timori. La Francia ha una libertà assoluta. Questa mattina ho visto che tutti i giornali sono stati concordi nel come affrontare e commentare gli eventi. Tutti hanno condannato brutalmente la strage e sono insorti a difesa della libertà di stampa, di critica e di satira. E non credo, almeno lo spero vivamente, che in quelle affermazioni ci fosse dell’ipocrisia». Dopo il tragico evento Parigi sembrava una città deserta, dice Forattini dalla capitale francese avvolta da un’atmosfera da “Day After”.

Colpita al cuore da un attentato vile, sta ora lentamente elaborando i suoi lutti e cercando di dare una spiegazione razionale al fatto, valutare i perché, le strategie da seguire, gli eventuali altri pericoli, le azioni da intraprendere a tutela della libertà di tutti. Ora i tre criminali che hanno fatto fuoco sulla redazione di “Charlie” sono stati eliminati e sono là a godersi i frutti del loro martirio in difesa dell’onore del Profeta. Dopo aver brutalmente sparato contro giornalisti, vignettisti e uomini della polizia, i tre si sono dati alla fuga commettendo però errori madornali, da veri principianti. E così in breve tempo sono stati individuati dalle forze dell’ordine e costretti ad asserragliarsi due di loro in una tipografia e il terzo in un supermercato. Hanno preso ostaggi e pare che qualcuno di questi siano stati freddati subito all’atto dell’irruzione all’interno dei locali. Poi polizia e militari hanno fatto il resto risolvendo in modo definitivo la questione.

Che sarebbe finita così Forattini lo aveva previsto fin dall’inizio quando ci disse: «Loro non prevarranno». Perché poi, alla fine, la libertà vince sempre sulla barbarie. E’ sempre stato così, prima o poi l’anelito alla libertà ha finito per avere la meglio su quanti hanno cercato di offenderla, di eliminarla o almeno di condizionarla. «Hanno ucciso anche un poliziotto musulmano – ha continuato il noto vignettista italiano – perché è una questione di religione che si sente offesa, colpita dagli stessi musulmani che vivono la loro religiosità in modo diverso, più moderato, lontani da ogni forma di integralismo. La satira è sempre stata scomoda. In Italia è stata perseguitata per lungo tempo, soprattutto da una certa parte politica. Io da questa certa parte politica sono anche stato colpito. Ma poi alla fine le cose si sono sempre aggiustate. Trovo allucinante che in Francia si sia arrivati ad uccidere per questo. Seguo la situazione momento dopo momento. Sono venuto a Parigi proprio per questo. E’ un argomento che mi tocca direttamente e che mi sta particolarmente a cuore.»

Flavio Duretto

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale