abate
Cronaca
Controreplica

Gli avvocati dei Ceste: «L’Imu arretrata è stata richiesta, abbiamo i documenti»

Replica dei legali che hanno sempre assistito nonni e figli di Elena sulla richiesta di pagare l’Imu per l’immobile in cui è avvenuto l’omicidio considerato dal Comune “seconda casa” nonostante i ragazzi abbiano mantenuto la residenza a Costigliole d’Asti
Sulla vicenda della richiesta di pagamento dell’Imu da parte del Comune di Costigliole nei confronti dei figli di Elena Ceste che hanno ereditato la casa a lei intestata in via San Pancrazio considerata una “seconda casa”, dopo l’intervento del sindaco Cavallero che nega alcune affermazioni riportate nel nostro articolo, gli avvocati Deborah Abate Zaro e Carlo Tabbia che hanno seguito la famiglia di Elena fin dai tragici giorni del ritrovamento dei resti della donna, replicano a loro volta.
Di seguito quanto ci hanno inviato.
«Contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco Cavallero, l’Amministrazione Comunale ha, in più occasioni, espressamente richiesto  agli eredi di Elena Ceste il pagamento dell’IMU arretrata quantificata in euro 7048,00, invitando, altresì, i tutori (i nonni materni n.d.r.) a sottoscrivere piano di rateizzazione, dopo la formale convocazione, mediante lettera 16/02/22, agli stessi inviata.
Nel corso del predetto incontro ai tutori veniva altresì esibita copia dei modelli F24 relativi alla predetta imposta, intestati a Michele Buoninconti sino all’anno 2018, precisando che gli stessi avrebbero dovuto farsi carico di tale pagamento.
Successivamente,  i nonni Ceste si rivolgevano agli scriventi ed, in data 11/03/22, veniva fissato incontro presso il Comune di Costigliole, alla presenza di Elisa e Raffaele Buoninconti (oggi maggiorenni) ed anche del Sindaco Cavallero, nel corso del quale venivano ribadite dall’Amministrazione Comunale le richieste di pagamento dei tributi IMU arretrati, sul presupposto che non si sarebbe potuto considerare per i figli l’immobile sito in Costigliole, Fraz. Motta, prima casa in quanto, pur avendo ivi mantenuto la residenza, i minori  “come a tutti noto” abitavano con i nonni a Govone.
A seguito delle eccezioni sollevate dagli scriventi in ordine a tale interpretazione, le parti, reciprocamente, riservavano un approfondimento della situazione.
In data 27/04/22, con comunicazione prot. n. 3583, resa in pari data, il Comune di Costigliole in persona della Responsabile Finanziaria Dott.ssa Gabriella Cerruti, comunicava che, all’esito degli accertamenti effettuati, richiamati alcuni articoli di legge, risultava che ” i soggetti passivi (dell’imposta) sono i figli; in caso di minori sarà il tutore il responsabile del pagamento” così concludendo “si prega di far pervenire con cortese sollecitudine eventuali considerazioni in merito in quanto l’Ufficio Tributi deve procedere con il recupero dell’imposta”.
Ciò premesso, in relazione al contenuto delle dichiarazioni rese dal Sindaco di Costigliole d’Asti agli organi di stampa, gli scriventi contestano di aver mai ricevuto dall’Amministrazione Comunale alcun F24 relativo all’anno 2022 con indicazione degli importi da versare, nè di aver mai richiesto informalmente l’importo dovuto per gli anni precedenti, per i quali, invece, i signori Franco Ceste e Lucia Reggio avevano ricevuto, come sopra evidenziato, in data 16/02/22 formale convocazione per discutere della “situazione IMU degli immobili posseduti dagli Eredi Ceste”, ed ancora, in data 27/04/22, tramite legale, richiesta di far pervenire le loro considerazioni sul punto, dovendo l’Ufficio “procedere con  il recupero dell’imposta”.
Quanto sopra per sole ragioni di verità, esprimendo, comunque, la famiglia Ceste soddifazione per le dichiarazioni rese del Sindaco di Costigliole, il quale ha dichiarato di  non aver mai richiesto  il pagamento di tale imposta agli Eredi Ceste e di voler trovare un’adeguata soluzione alla questione, impegnandosi a farsi carico delle necessità della famiglia».
(Nella foto di repertorio gli avvocati Abate Zaro e Tabbia con i genitori di Elena)

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