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Asti-Casale: stop al traffico pesante
Cronaca

Asti-Casale: stop al traffico pesante

Annunciata nei giorni scorsi potrebbe essere operativa a fine anno l’ordinanza che fermerà il traffico pesante alle porte del paese, vietando il transito nel tratto urbano dell’ex statale 457

Annunciata nei giorni scorsi potrebbe essere operativa a fine anno l’ordinanza che fermerà il traffico pesante alle porte del paese, vietando il transito nel tratto urbano dell’ex statale 457 Asti-Casale. Confermata nell’incontro pubblico tenutosi nell’ex chiesa dell’Annunziata la posizione del sindaco Alfredo Poli e di tutta l’amministrazione decisa a bloccare il transito dei mezzi con peso superiore a 75 quintali.

«Ordinanza dall’effetto eclatante ed infatti vuole innanzitutto far emergere un malessere che da decenni una parte di cittadini è costretta a subire. Si vuole scardinare l’assioma secondo cui la Asti-Casale è un tratto irrinunciabile nella viabilità astigiana. Siamo consapevoli che la decisione è grave ed avrà ripercussioni ma essa è stata studiata, sofferta e condivisa», puntualizza il primo cittadino che ha voluto ricordare come della criticità di questo tratto vi fossero testimonianze fin dal 1960. L’ultimo intervento per cercare di alleviare la pericolosità fu l’allargamento della curva "del Cristo" avvenuta nel 2009 da parte della Provincia di Asti, unitamente  l’impegno ufficialmente preso dall’ente regionale di avviare il cantiere della tangenziale. Opera che eliminerebbe definitivamente il problema baipassando l’abitato.

"L’ultima illusione" come l’ha definita il sindaco Poli si verificò nell’estate 2010 con un approfondito sopralluogo che avrebbe dovuto portare all’avvio del cantiere nell’autunno. Da quasi un anno è attivo da anche un Comitato spontaneo di cittadini che nell’occasione ha ricordato come i residenti di via Asti debbano sopportare sotto le finestre delle proprie abitazioni un passaggio settimanale di 45 mila veicoli, con ben 800 autotreni al giorno. Una strada non solo trafficata da veicoli visto che i pedoni transitano per recarsi alla farmacia, presso i due studi medici oppure attendere l’autobus alla fermata. Parallelamente l’Arpa nel corso della sua ultimo monitoraggio della qualità dell’aria ha evidenziato come su 41 giorni i valori limite di PM10 siano stati sforati 17 volte, quando il limite è di 31 giorni in un anno.

Solidale con l’amministrazione e la popolazione callianese ma fortemente critico sull’ordinanza Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato, che vedrebbe la salita di Sant’Anna quale cruciale punto del percorso alternativo individuato e da concordare definitivamente con le province di Asti ed Alessandria. «Siamo pronti a sostenere con un documento a firma congiunta di tutti i sindaci per sollecitare la realizzazione della variante di Calliano chiedendo un incontro al governatore del Piemonte Roberto Cota, ma a patto che non vi sia l’ordinanza – ha ammesso Tasso – diversamente chiederemo al Prefetto di intervenire. Deviare il traffico a Sant’Anna rischia di far esplodere una situazione al limite, con un incrocio di quattro accessi e la strada che manifesta segni di cedimento».

Per realizzare la variante occorrerebbero 24 milioni di euro tanti ne sono previsti nella fase progettuale che ha sì completato il proprio iter fino alla stesura definitiva ma non è stata convocata la Conferenza dei servizi pertanto non risulterebbe cantierabile secondo le recenti normative introdotte dal Decreto del fare.

Maurizio Sala

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