Prende il via a Calamandrana un progetto legato alla sicurezza stradale, tra nuovi strumenti di dissuasione e diffusione della cultura del rispetto del codice della strada. Si intitola Noi
Prende il via a Calamandrana un progetto legato alla sicurezza stradale, tra nuovi strumenti di dissuasione e diffusione della cultura del rispetto del codice della strada. Si intitola Noi sicuri e, partito nel 2007, viene utilizzato al momento in circa 400 comuni. Calamandrana è il primo della Provincia di Asti. «La strada statale 592 tra Nizza e Canelli è molto trafficata, e attraversata da automobili a velocità spesso sostenuta chiarisce il sindaco Fabio Isnardi. Aderire al progetto ci permette di affrontare un problema di sicurezza che riguarda il nostro centro storico, con lobiettivo di diminuire la velocità con cui viene attraversato, con le buone ma se necessario anche con le cattive».
Nei prossimi giorni saranno installati in tre punti diversi del centro allincirca allingresso e al termine del concentrico e di fronte al muncipio altrettanti box con sopra la chiara indicazione della misurazione della velocità. Non dei velox veri e propri, che non potrebbero essere inseriti nelle aree urbane, ma postazioni fisse in cui di tanto in tanto un misuratore della velocità potrà fare la sua comparsa; e se il veicolo in transito in quel momento supererà la velocità consentita, potrebbe scattare la sanzione. «Nelle città che fanno uso del nostro sistema cè stata una riduzione media della velocità di 11 km/h e un calo delle infrazioni dell87% spiega il direttore del progetto Paolo Goglio. Si tratta di una forma di esortazione al rispetto del codice della strada analoga alla presenza di una pattuglia delle forze dellordine».
Italiani, popolo di indisciplinati alla guida, con tremende conseguenze: secondo le statistiche riportate dal dott. Goglio, nellultima decade abbiamo avuto circa 60 mila incidenti mortali, il 96,3% dei quali dovuti al comportamento scorretto alla guida e il 76% nei centri urbani. Linstallazione dei box e ladesione al progetto costa al Comune 6000 euro più Iva. Precisa infine Isnardi: «A scanso di polemiche voglio segnalare che lobiettivo della nostra amministrazione non è fare cassa con le multe, dato che non ne abbiamo bisogno, rispettando il patto di stabilità e mantenendo i conti in ordine. Ci preoccupa invece garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».
Fulvio Gatti