Quattro motociclisti astigiani
Ci sono anche quattro motociclisti astigiani fra gli 8 che la Procura di Alessandria ha indagato per la morte di Carlo Cazzola, 65 anni, residente a Bistagno e loro amico.
Uno di loro è indagato di omicidio stradale mentre gli altri di favoreggiamento e omissione di soccorso.
Le accuse della Procura
Secondo la ricostruzione della Procura, il gruppo di motociclisti si era appena messo in viaggio dopo un lauto pranzo in un ristorante vicino quando è avvenuto l’incidente sulla strada per Rocchetta Palafea: Cazzola, all’uscita da una curva, è finito frontalmente contro un’auto condotta da una donna e sulla quale viaggiava anche la figlia.
Sempre secondo l’accusa, la causa dell’incidente sarebbe da ricercare nella “gara di sorpassi” che stavano facendo gli amici a forte velocità. Il motociclista indagato per omicidio stradale sarebbe quello che avrebbe urtato la moto di Cazzola facendolo sbandare contro l’auto che stava sopraggiungendo.
Spariti dopo l’incidente
Ma è quello che è successo dopo che ha suscitato grande sdegno, perchè i motociclisti, una volta avvenuto l’incidente, si sono dileguati e all’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine c’erano solo l’automobilista e un’altra persona.
La stessa testimonianza della donna ha spinto gli inquirenti a cercare gli altri compagni di moto che lei aveva visto chiaramente e, grazie ad alcuni video recuperati in rete, sono arrivati alla loro identificazione e denuncia per omissione di soccorso.
I motociclisti si difendono
Ma i denunciati non ci stanno a passare per “amici infami” che abbandonano il compagno morto sulla strada.
Per voce dell’avvocato Alberto Masoero che assiste i motociclisti astigiani insieme al collega Alessio Invernizzi, fanno sapere che non stavano affatto facendo una gara di sorpassi nè, soprattutto, che hanno abbandonato il loro amico.
«Che stessero procedendo normalmente senza “giocare” ai sorpassi lo si deriva da alcuni video girati da uno del gruppo fino alla curva prima dell’incidente – ha detto l’avvocato Masoero – Dopo lo schianto, gli amici sono intervenuti e hanno chiamato i soccorsi, lasciando sul posto anche uno di loro a presidio del teatro dello schianto. Il motivo per il quale si sono allontanati sarà riferito in sede giudiziaria competente».
La vittima aveva investito ed ucciso un’anziana
Sulla vittima, Cazzola, pendeva un’indagine per un brutto incidente mortale avvenuto il 23 giugno dell’anno scorso in località Quartino di Loazzolo. Stava percorrendo la strada provinciale con la sua moto quando ha investito un’anziana donna che stava attraversando per fare rientro a casa sua, appena al di là della strada. La donna è morta sul colpo.