Nei giorni scorsi un intervento congiunto dei Servizi Veterinari dellASL e della Forestale di Asti ha posto fine alla grave di situazione di sofferenza in cui versavano gli animali detenuti
Nei giorni scorsi un intervento congiunto dei Servizi Veterinari dellASL e della Forestale di Asti ha posto fine alla grave di situazione di sofferenza in cui versavano gli animali detenuti allinterno di una cascina a Montemagno. Era stata la LAV, Lega Anti Vivisezione Onlus, a segnalare alla Forestale le condizioni precarie in cui venivano allevati gli animali.
I bovini, visibilmente malnutriti, erano ricoverati in spazi strutturalmente inidonei, sovraffollati e per lo più non avevano a disposizione né mangiatoie né recipienti con lacqua per potersi liberamente abbeverare; vivevano in condizioni igieniche precarie, tra il fango ed i loro stessi escrementi. Un bovino, al momento dellintervento, rifiutava perfino il cibo che gli veniva offerto, probabilmente perché non riconosceva il mangime come alimento.
Un vitellino, contrariamente a quanto previsto dalla legge, che lo vieterebbe, si trovava legato in uno dei locali nelle stesse condizioni degli altri bovini. Anche un cavallo, pur se discretamente nutrito, si ritrovava ricoverato in uno spazio eccessivamente ristretto. Nella cascina erano presenti anche capre, pecore e cani, i quali si presentavano in ogni caso in buone condizioni di nutrizione.
È possibile che la situazione rinvenuta non dipendesse dalla volontà di far soffrire gli animali ma da situazioni contingenti dellallevatore che gli impedivano di prendersene cura in modo adeguato. A seguito di ordinanza dellAutorità sanitaria, lo stesso allevatore ha provveduto a trasferire i 25 bovini in una stalla idonea perché possano recuperare condizioni di benessere. Anche al cavallo è stata data una sistemazione migliore, mentre la stalla allo stato attuale risulta chiusa.