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Cronaca

Fine del mondo il 21 dicembre?
Gli astrofili sbugiardano i Maya

Ieri sera, durante una conferenza al Diavolo Rosso, il Gruppo Astrofili Astigiani "Beta Andromedae" ha sbugiardato la fine del mondo del calendario Maya e spiegato che le minacce più serie non arrivano dal Mesoamerica ma dallo spazio profondo

Conferenza "apocalittica" ieri sera al Diavolo Rosso di Asti. Il gruppo astrofili del Beta Andromedae ha voluto organizzare un incontro a tema per sbugiardare la tanto discussa – ma ben poco attendibile – profezia Maya sulla fine del mondo. Il prossimo venerdì, 21 dicembre 2012, la Terra finirà di esistere? Secondo gli astrofili la profezia non è altro che un'errata interpretazione del calendario Maya composto da 2 cicli, quello Tzolkin (della durata di 260 giorni) e quello Haab (composto da 18 mesi, con 20 giorni ognuno cui si aggiungono ulteriori 5 giorni "funesti" per chiudere il ciclo dell'anno). Alessandro Cavalotto, relatore della serata, ha spiegato in termini matematici che il passaggio dal 20 al 21 dicembre non farà altro che azzerare alcune cifre del calendario Maya: si passerà dalla data 12.19.19.17.19 al 13.0.0.0.0.

Quindi nessuna fine del mondo ma neanche catastrofi planetarie tali da cancellare la vita sulla Terra. Cavalotto, durante la conferenza, ha inoltre ricordato come nel corso della storia ci siano state decine di altre presunte fini del mondo annunciate da religiosi, ricercatori, mistici e perfino da un papa, tutte smentite dai fatti così come sarà smentita quella del 21 dicembre. Gli astrofili, però, hanno voluto a loro volta fare una profezia apocalittica piuttosto certa: fra 4,5 miliardi di anni il Sole si trasformerà in una "nana bianca" e la sua forza distruttiva si espanderà nel sistema solare fino a raggiungere i pianeti Mercurio, Venere, la Terra e Marte. Solo allora ci sarà la fine del nostro mondo sebbene, aggiungiamo noi, difficilmente l'uomo sarà ancora presente per assitere al cataclisma.

Il destino ha voluto che ieri, durante la conferenza del Beta Andromedae, la Terra sia stata avvicinata da un pericolo ben più serio – ma solo in caso di impatto – della "temutissima" profezia Maya. L'asteroide Toutatis è passato a circa 6,5 km milioni di km dal nostro pianeta e, sebbene non fosse previsto alcun rischio, per gli astrofili è di gran lunga più possibile che un oggetto proveniente dallo spazio profondo colpisca il pianeta Terra piuttosto che essere spazzati via da stravaganti profezie.
Il 15 febbraio 2013 toccherà all'asteroide 2012 DA 14 strisciare lungo la Terra ad appena 24 mila km di distanza, sotto l'orbita dei satelliti, «ma anche in quel caso – spiega Cavalotto – non ci sarà nessun pericolo di impatto».

Riccardo Santagati
twitter: @riccardosantaga

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