Va in archivio con una serie di rapine e spaccate ai danni di diverse attività commerciali il mese di agosto che si è appena chiuso. Il panorama che presenta la "mappa del crimine" della
Va in archivio con una serie di rapine e spaccate ai danni di diverse attività commerciali il mese di agosto che si è appena chiuso. Il panorama che presenta la "mappa del crimine" della città e dei paesi della provincia continua ad essere segnato dai reati quali furti e rapine. Ladri che minacciano negozianti per farsi consegnare l'incasso o che lanciano un'auto contro una vetrata per introdursi nei locali o, ancora, che si intrufolano in negozi o uffici per portarsi via la cassaforte. Diversi i casi che si sono verificati negli ultimi giorni. In una sola notte tre gli obiettivi raggiunti dai banditi. Sono bastati 75 secondi ad un commando di tre malviventi per sfondare con una Punto lanciata in retromarcia la saracinesca della tabaccheria di Rita e Claudio Valpreda (presidente dei tabaccai astigiani), all'angolo tra corso Ferraris e via Chiesa, e portar via un cambiamonete che custodiva al suo interno circa 8 mila euro. L'intera azione è avvenuta alle tre di notte.
Prima ancora, tre ladri si erano introdotti in una palazzina di via Guttuari. I forti rumori, prodotti dai colpi di martello che servivano a smurare due casseforti di uffici che si trovano nello stabile, non sono sfuggiti ad un inquilino, che ha prontamente chiamato la polizia, dando un contributo determinante, così come ha fatto un'altra vicina di casa, per la cattura di due dei ladri da parte degli agenti intervenuti. Un terzo è sfuggito, gettandosi da un balcone. Sono state recuperate le due casseforti e una cassettina portavalori. Sempre nella stessa notte, spaccata all'Enocaffetteria Laura di piazza Statuto: colpi di mazza contro la vetrina per arraffare le monetine di una slot machine. Nei giorni di agosto una spaccata anche al supermercato "Aumai" della zona di corso Torino, nei locali che accoglievano il "Pam". In piena notte i ladri hanno rubato in strada una Fiat Punto e l'hanno impiegata come "ariete" per aprirsi la via all'interno del negozio e rubare la cassaforte che conteneva alcune centinaia di euro.
Furto anche al distributore Shell di corso Alba, dove almeno tre persone, a bordo di un'Alfa 147, hanno rubato la cassaforte. Un residente ha allertato il 113: la polizia ha intercettato l'auto nella zona di corso Venezia e si è messa al suo inseguimento, per 15 chilometri, fino in località Nocciola di Montechiaro, dove la vettura in fuga ha frenato bruscamente e l'impatto da parte della "pantera" è stato inevitabile: motore fuori uso e due agenti feriti, mentre i ladri sono riusciti a dileguarsi. Ma per loro un'amara sorpresa: quella cassaforte era vuota. Ad inizio mese anche un furto di rame, alla Pat Trasformatori di Incisa Scapaccino: quasi 2 tonnellate sottratte dal magazzino, dopo che i ladri hanno sfondato con un buco la parete adiacente ad un capannone vuoto. E nemmeno le scuole sono esenti dalle visite dei ladri: intrusione al Liceo Classico di corso Alfieri, dove sono stati forzati i distributori automatici di bevande a caccia di monetine.
La serie delle rapine si è aperta invece con l'irruzione alla sala bowling del centro commerciale "Il borgo" di corso Casale: i banditi hanno sorpreso il gestore, rimasto solo dopo la chiusura, e lo hanno costretto a consegnare l'incasso. Bottino: 25 mila euro. Brutta esperienza anche per una commerciante di Montaldo Scarampi, responsabile di alcuni negozi Quorum Compro Oro: due uomini si sono appostati presso la sua abitazione, in attesa che rincasasse, e l'hanno bloccata e gettata a terra appena scesa dall'auto, derubandola della vettura e di una borsa che conteneva denaro e gioielli per 20 mila euro. Rapina, prima del Ferragosto, anche in un garden di Motta di Costigliole: un uomo vestito di nero e con il volto coperto da un casco da motociclista ha puntato una pistola al petto alla commessa e l'ha costretta ad aprire il registratore di cassa. E' fuggito con 200 euro.
Rapina anche all'ufficio postale di San Paolo Solbrito, dove all'apertura un uomo con il volto coperto da un passamontagna ha minacciato l'impiegata, costringendola ad aprire la cassaforte. Una volta fuggito, con un bottino di 14.500 euro, si è tolto il passamontagna a poca distanza e questo avrebbe consentito ai carabinieri di arrestare un 29enne di Chieri, ritenuto responsabile della rapina e già denunciato in passato dagli stessi militari di Villanova per una rapina all'ufficio postale di Berzano San Pietro.