Un’avventura finita bene, per Chicca solo grazie alla caparbietà del suo padrone nel ritrovarla e alla professionalità dei Vigili del Fuoco nel tirarla fuori da un pozzo largo non più di 70 cm e profondo 20 metri.
E’ il suo stesso padrone, Mario Massaglia di Schierano a fare la cronaca di una scomparsa e di un soccorso molto particolari.
«Era sabato pomeriggio e con una squadra di cacciatori stavamo facendo una battuta al cinghiale sulle colline fra Cortanze e Montechiaro – racconta – Il mio cane, Chicca, un segugio vandeano, era dietro al cinghiale ma non è più tornata indietro. Avendo il collarino con segnale satellitare, abbiamo cominciato a cercarla, ma non riuscivamo a localizzarla e a tratti perdevamo il segnale».
Mario e gli altri cacciatori l’hanno cercata fino a mezzanotte, in mezzo ai boschi che hanno preso il posto delle vigne, ma della bestiola nessuna traccia.
«Domenica sono tornato in zona, ogni tanto il segnale prendeva ma non riuscivo a trovarla. Cercandola io e i miei compagni di squadra ci eravamo imbattuti in altri pozzi, tutti chiusi. Lunedì mattina non riuscivo a darmi pace e sono tornato dove avevo preso il segnale la prima volta. Ho cercato, cercato, cercato fino a che ho visto dei rami di edera calpestati e rotti. Ho seguito quella pista fino a quando ho visto il pozzo, completamente aperto, raso terra. Mi sono avvicinato e ho sentito il campanellino che porta al collo suonare. L’ho chiamata e lei mi ha risposto dal fondo del pozzo. L’avevo trovata ed era viva».
Il problema era tirarla fuori di lì. Sono stati i Vigili del Fuoco del Reparto Saf ad intervenire: uno di loro si è imbracato e, con tanto di bombola di ossigeno e boccaglio, si è calato fino sul fondo del pozzo dove, con una speciale rete elastica, ha recuperato il cagnolino e sono risaliti insieme.
Per Chicca, per fortuna, solo la rottura di un osso nel bacino e valori del sangue da ripristinare, ma nulla che un buon veterinario e un po’ di riposo non possa guarire.
«Non posso esprimere la felicità quando ho riabbracciato la cagnolina – dice Mario Massaglia – e non so come ringraziare i Vigili del Fuoco che me l’hanno riportata su».
Ma rimane un grande problema da risolvere, quello dei tanti pozzi aperti sulle colline.
«Qualcuno deve stimolare i proprietari, in tutti i comuni, di appezzamenti con pozzi: devono assicurarsi che siano chiusi e che non possano scoprirsi. Andando a caccia ne troviamo spesso aperti che possono essere vuoti o pieni d’acqua. Sono pericolosissimi, per gli animali ma anche e soprattutto per le persone che fanno passeggiate nella natura».