Non solo erano venduti da privati che non erano in regola per farlo, ma i fitofarmaci immessi sul mercato erano anche scaduti
Non solo erano venduti da privati che non erano in regola per farlo, ma i fitofarmaci immessi sul mercato erano anche scaduti.
Sono finiti anche due rivenditori di Nizza e Mombercelli nella retedell’operazione dei Nas di Alessandria che ha portato ad una ingente quantità di fitofarmaci sequestrata, nei controlli che si sono estesi a tutto il sud del Piemonte. I “conti finali” dell’operazione coordinata dal maggiore Fabrizio Carillo, comandante del Nas di Alessandria, parlano di due capannoni sequestrati perchè venivano destinati abusivamente al deposito delle merci pur non avendo alcuna autorizzazione al commercio e, tanto meno, i certificati di prevenzione incendio fondamentali per attività che maneggiano prodotti altamente pericolosi e infiammabili. Sempre nel complesso dell’operazione, sono stati sequestrati 35 mila litri di prodotti fitosanitari e 23 tonnellate in polvere di diserbanti, insetticidi e fungicidi che erano stoccati in luoghi non idonei (come i capannoni sopra) oppure perchè, come nel caso dei due rivenditori astigiani, avevano etichette non conformi alla legge. In qualche caso, i carabinieri del Nas, hanno trovato anche confezioni già aperte contenenti del prodotto miscelato ad altro, senza alcuna precauzione. Sono state sequestrati anche circa 12 quintali di nocciole perchè erano immagazzinate nello stesso deposito vicino agli agrofarmaci, con il rischio di contaminazione e intossicazione.
La maggior parte degli agrofarmaci sequestrati, erano destinati alla prevenzione delle infestazioni nei vigneti. In tutto ammonta a circa 2 milioni e mezzo di euro il valore commerciale dei prodotti sequestrati mentre i rivenditori e i consorzi coinvolti nell’operazione, una quindicina, hanno ricevuto verbali di multe per circa 160 mila euro.
d.p.