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Cronaca

Il patentino va in soffitta,
la rivoluzione nel nuovo decreto

Patentino per il ciclomotore, addio. Il certificato di ideoneità per guidare il cosiddetto â??cinquantinoâ? sarà infatti archiviato, sostituito da una vera e propria patente (la

Patentino per il ciclomotore, addio. Il certificato di ideoneità per guidare il cosiddetto â??cinquantinoâ? sarà infatti archiviato, sostituito da una vera e propria patente (la cosiddetta patente AM), come stabilisce il Decreto legislativo 59 del 18 aprile 2011, in attuazione delle direttive europee 2006/126/CE e 2009/113/CE. Decreto che comporta una vera e propria rivoluzione per chi dovrà conseguire quasiasi tipo di patente, dato che le vecchie patenti A, B, C, D saranno sostuituite da 15 categorie di patenti. Oltre che â??mandare in soffittaâ? i corsi teorici da 21 ore, propedeutici a sostenere lâ??esame per ottenere il patentino, introdotti a partire dallâ??anno scolastico 2002/2003 e che si tenevano sia nelle scuole medie sia in quelle superiori, in quanto coinvolgevano i ragazzi che compivano 14 anni.

«Questi corsi – spiega Lavinia Saracco, referente provinciale di Educazione alla sicurezza stradale presso lâ??Ufficio scolastico territoriale – prevedevano inizialmente 12 ore di teoria, successivamente diventate 13, incentrate sul patentino, più 8 ore di educazione stradale in generale, per organizzare i quali le scuole potevano avvalersi, a titolo gratuito, della professionalità di esperti del settore, dalla Polizia stradale ai responsabili delle autoscuole. Le lezioni erano programmate dai docenti referenti dellâ??attività di Educazione alla Sicurezza stradale, che avevano seguito appositi corsi di formazione, e che, per quanto riguarda lâ??Astigiano, hanno visto la preziosa collaborazione in particolare di Walter Cassulo (titolare dellâ??Autoscuola Stazione, ndr), che ci ha sempre dato la massima disponibilità per promuovere questo tipo di formazione. Dopodiché gli studenti dovevano sostenere un esame teorico curato dalla Motorizzazione, che si svolgeva sempre a scuola, cui, dallâ??anno scolastico 2011/2012, si è anche aggiunto un esame di guida, sempre presso la Motorizzazione, riguardo al quale, però, il mondo della scuola non era più coinvolto. Infatti i ragazzi si preparavano da privatisti o dopo aver preso lezioni in autoscuola».

Per quanto riguarda lâ??Astigiano i ragazzi che hanno seguito i corsi e sostenuto lâ??esame sono stati lâ??85% della popolazione scolastica di quella fascia dâ??età, di cui il 70% è stato promosso. «Lâ??interesse da parte degli studenti era notevole – conclude – in quanto i corsi erano gratuiti, anche se le famiglie dovevano pagare bolli e tasse. Comunque sono tornata da pochi giorni da Roma, dove ho partecipato ad un incontro al Ministero dellâ??Istruzione, in cui, in qualità di referenti provinciali, siamo stati invitati a proseguire con progetti di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel nostro caso, ad esempio, stiamo portando avanti da tempo un progetto interistituzionale pluriennale, denominato â??Ti muovi?â?, che attua percorsi di sicurezza stradale dalla materna alle superiori, cui ha adeirto la grande maggioranza delle scuole astigiane».

Elisa Ferrando

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