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Il Prefetto saluta AstiChi lo sostituirà?
Cronaca

Il Prefetto saluta Asti
Chi lo sostituirà?

La conclusione del mandato del Prefetto Pierluigi Faloni coincide con la chiusura di alcune prefetture, Asti compresa? E' ovviamente una provocazione che nel giorno dell'incontro e del saluto

La conclusione del mandato del Prefetto Pierluigi Faloni coincide con la chiusura di alcune prefetture, Asti compresa? E' ovviamente una provocazione che nel giorno dell'incontro e del saluto tra il Prefetto e gli organi di stampa si è trasformato in una sorta di divertente e scherzoso gioco verbale. Nonostante l'ilarità del momento, però, il problema non è detto che sia falso. In effetti, Pierluigi Faloni, svolgerà le sue mansioni a Latina, ma al momento qui ad Asti non sono stati nominati sostituti.

La questione non riguarda solo Asti, ma, pare, anche altre prefetture piccole, finite nel calderone delle dimenticanze o dei ritardi burocratici. Del resto, tra i tanti tagli previsti dal governo, uno in più o uno in meno non stupisce più nessuno. E stiamone certi che se si taglieranno delle Prefetture Asti non sarà risparmiata. Basta guardare cosa sta accadendo nella sanità, nella Provincia, nel Provveditorato e in altri enti ancora, per capire che il destino della nostra città è segnato da tempo. Forse vogliono cancellarla non solo dalle carte geografiche ma anche da quelle amministrativo-politiche. In ogni caso il Prefetto Faloni ha voluto salutare i giornalisti parlando dell'attività che ha svolto in questi tre anni di mandato. Un'attività che ha puntato il dito verso la conoscenza e la diffusione dei compiti svolti dalla Prefettura, compiti che non sono solo rivolti al governo e al coordinamento delle forze dell'ordine, ma che si rifanno a molte altre mansioni.

Ed è proprio in riferimento a questi ultimi aspetti che Faloni conserva il ricordo più intenso circa la sua permanenza ad Asti. E parla di quando i caselli autostradali vennero letteralmente presi d'assalto dai camionisti in sciopero, i cosiddetti "forconi", che qui ad Asti trovarono il loro punto di confluenza. Un ingorgo senza precedenti paralizzò il traffico al punto che il Prefetto, dovendo garantire i servizi di emergenza, convinse, dopo lunghe trattative, a sciogliere il "nodo" senza neanche firmare l'ordinanza di sgombero. Un successo che divenne l'esempio per l'Italia e l'ordinanza mai firmata venne presa come punto di riferimento per risolvere altre situazione analoghe.

Ora il Prefetto saluta la città di Asti, che lascia con un po' di nostalgia e si apresta a dare il via ad una nuova avventura. Intanto in Prefettura i dipendenti si preparano a questo periodo di "autogestione" in attesa che venga nominato il successore.

f.d.

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