Cerca
Close this search box.
IMG-20200412-WA0019
Cronaca
Vigili del Fuoco

Il sindacato dei Vigili del Fuoco: “La situazione del campo rom mette a rischio i nostri interventi”

Appello del segretario del Conapo al sindaco perchè venga fatto qualche intervento che abbatta i pericoli ad ogni intervento (e sono tanti)

Poche righe  chiare ed esaustive da parte di chi, quasi quotidianamente, si trova in prima linea a spegnere dei fuochi nel campo nomadi di via Guerra.

E’ Mirko Canicattì,  segretario provinciale del Conapo (il sindacato più rappresentativo dei Vigili del Fuoco di Asti) che segnala la gravità delle condizioni di degrado in cui si trova il campo nomadi al sindaco Rasero.

«Le scrivo con grande preoccupazione e con estrema apprensione poichè la situazione attuale del campo è il risultato di anni ed anni di totale abbandono dell’area che, come testimoniato dalla molteplicità di rilievi fotografici e video, è stracolma di enormi cumuli di immondizia che, oramai con una frequenza quotidiana, vedono intervenire il personale del nostro Comando».

Sono infatti numerosi, di giorno e di notte, gli interventi per spegnere i roghi che divorano materiale di ogni genere, dal legno alla plastica, dall’amianto alle uaine di gomma che ricoprino i fili di rame da loro recuperati. Senza contare il ritrovamento, spesso, di bombole del gas che rappresentano un altissimo pericolo di esplosione.

Ma si spinge oltre: «Questa situazione rappresenta senza dubbio un concereto e rilevante rischio per l’ambiente, ma ancor di più espone a pericolo l’incolumità degli uomini che, in quanto operatori del soccorso, non possono esentarsi dall’intervenire ogni volta sia necessario».

La lettera si chiude con un auspicio ben chiaro in un «rapino intervento dell’amministrazione comunale che possa porre fine a questa allarmante situazione o, quanto meno, arginare nei limiti del normalmente tollerabile i rischi segnalati».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale