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Impiegato finge aggressione con rapina per ripianare debiti di gioco, denunciato
Cronaca

Impiegato finge aggressione con rapina per ripianare debiti di gioco, denunciato

La sera della vigilia di Natale i Carabinieri della stazione di Cortemilia erano intervenuti in paese poiché un impiegato 50enne del luogo che lavora ad Alba aveva segnalato di essere stato aggredito

La sera della vigilia di Natale i Carabinieri della stazione di Cortemilia erano intervenuti in paese poiché un impiegato 50enne del luogo che lavora ad Alba aveva segnalato di essere stato aggredito e rapinato da uno sconosciuto. L’uomo aveva denunciato ai militari che, mentre si trovava nei pressi di casa sua verso le 20, era stato aggredito alle spalle da un individuo, spintonato sino a farlo cadere in terra e quindi da questi immobilizzato. L’aggressore gli avrebbe portato via il portafogli contenente mille euro in contanti mentre i suoi complici ne approfittavano per entrare nella sua abitazione senza tuttavia portagli via nulla.      

Sul posto quella sera erano giunti anche i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba per i rilievi tecnici sul luogo dell’aggressione, ma sin dalle prime fasi delle indagini il racconto del denunciante apparve inverosimile ed i carabinieri rilevarono una serie di incongruenze. I militari hanno poi scoperto che, qualche giorno prima della presunta rapina, l’impiegato aveva ricevuto in prestito mille euro in contanti da un suo conoscente per far fronte a una serie di debiti contratti giocando a slot-machine e videopoker in alcuni bar e sale giochi della zona.

Le tracce e le testimonianze raccolte dai militari sul luogo del reato contrastavano inoltre col racconto del denunciante. Lo stesso poi, messo dinanzi all’evidenza dei fatti, ha confessato ai carabinieri di Cortemilia di essersi inventato tutto con lo scopo di ritardare la restituzione di quei mille euro avuti in prestito. Conclusi gli accertamenti l’impiegato, oltre ad essere stato messo in contatto con i servizi sociali per curare la ludopatia da cui è affetto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alba per simulazione di reato, illecito penale che prevede da uno a tre anni di reclusione.

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