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Cronaca
Sentenza

In tribunale ad Asti il caso di un padre che fa picchiare il figlio perchè omosessuale

Ha incaricato uno straniero di seguire il figlio e aggredirlo. Tutto è cominciato dopo il coming out del ragazzo.

Non è tanto per il risarcimento che non arriva ai 20 mila euro, ma il processo  che ha originato la sentenza del giudice civile Marco Bottallo   ad aver suscitato grande sdegno.
Il Tribunale civile di Asti si è trovato a trattare il caso di un medico e del suo compagno di vita che hanno chiesto il risarcimento danni morali al padre del primo che, da quando aveva saputo dell’omosessualità del figlio, aveva cominciato a tormentarlo, anche violentemente, con aggressioni fisiche e verbali. Non solo, visto che l’ex moglie prendeva le difese del figlio, aveva cominciato a prendersela anche con lei.
Alcuni degli atti di violenza denunciati, infatti, riguardano sia il figlio che la moglie, come quello accaduto in presenza di un idraulico in casa per una riparazione quando il padre aveva preso la donna per i capelli e l’aveva buttata a terra e al figlio aveva detto che non lo voleva più vedere, che gli faceva schifo e che l’avrebbe voluto morto.
E non si trattò solo di un esagerato, per quanto sgradevole, sfogo.
Fra i testimoni del processo penale che si tenne a Torino, entrò anche un cittadino romeno che disse di aver ricevuto incarico dal padre di aggredire il figlio e di bucare le gomme della sua autovettura. Lui per un po’ di giorni seguì il ragazzo ma, alla fine, non se la sentì di “onorare” il mandato e si rivolse alla vittima spiegando tutto al punto anche da chiedere di inscenare ugualmente l’aggressione per recuperare i soldi del mandante.

Gli era stato detto di rovinargli le mani, così non avrebbe più potuto praticare la sua professione di medico.
C’è poi un’aggressione, subita e denunciata dal compagno dell’uomo che venne brutalmente picchiato sotto casa da uno sconosciuto che gli provocò serie lesioni alla mandibola. Il sospetto, forte, era che ci fosse ancora una volta il padre del medico dietro a questa violenza, ma non venne mai provato il suo coinvolgimento seppure lui scelse di patteggiarlo insieme a diversi altri episodi.

Al tribunale di Asti, competente in quanto l’imputato per un periodo venne ad abitare nella sua giurisdizione territoriale, è toccato decidere sui soli risarcimenti morali perchè, nel frattempo, padre e figlio, attraverso i loro rispettivi avvocati, era giunti ad un accordo sulle pendenze di carattere patrimoniale.

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