E' tornato a vestire la toga al tribunale di Asti solo per la lettura della sentenza che riguarda l'inchiesta sul fallimento della Astigiana Ammortizzatori (già Way Assauto). Il giudice
E' tornato a vestire la toga al tribunale di Asti solo per la lettura della sentenza che riguarda l'inchiesta sul fallimento della Astigiana Ammortizzatori (già Way Assauto). Il giudice Muscato ha letto il dispositivo di una condanna molto severa nei confronti di due dei tre imputati. Ratificata la sentenza di assoluzione per Fabio Trinchero chiesta dallo stesso pm Tarditi, sull'operato del padre Ezio e di Diego Robella, terzo socio, i giudici Muscato, Carena e Corato hanno espresso un giudizio penale molto duro. Robella è stato condannato a 5 anni e 4 mesi, persino di più quanto chiesto dal pm mentre Trinchero è uscito dalla lettura della sentenza con una condanna a tre anni.
Ingenti anche le condanne patrimoniali visto che il collegio di giudici ha disposto che vengano assegnati 500 mila euro al fallimento, rappresentato in aula dall'avvocato Pier Paolo Berardi sotto forma di provvisionale immediatamente esecutiva. Immediatamente esecutive anche le provvisionali di 500 euro per ciascun operaio costituitosi parte civile (in tutto sono circa 200) e 2 mila euro alle organizzazioni sindacali della Fiom e della Fim oltre al pagamento delle spese legali. Severe anche le pene accessorie alla condanna: per il solo Robella è arrivata l'interdizione ai pubblici uffici per cinque anni mentre sia lui che Trinchero sono stati inabilitati per dieci anni all'esercizio di loro attività commerciale e non potranno ricoprire ruoli direttivi in qualsivoglia altra impresa.
d.p.