La vicenda era iniziata proprio nel marzo di sei anni fa a seguito delle denunce operate dalla Guardia di Finanza nell’ambito di accertamenti svolti su un imprenditore della zona.
Per le contestazioni di presunti abusi d’ufficio è nel frattempo intervenuta l’abrogazione della fattispecie; per le altre ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, riguardanti solo il rapporto tra il sindaco ed il tecnico comunale con l’imprenditore, è invece maturata la prescrizione.
Per l’avvocato Pietro Braggio difensore di tutti gli imputati «si è conclusa positivamente una complessa vicenda rispetto alla quale tutti gli assistiti hanno sempre collaborato attivamente alle indagini, nell’assoluta convinzione di avere sempre e solo operato per il bene e nell’interesse della comunità, senza avere mai comprovatamente commesso alcuna condotta di rilievo penale». Abbiamo rivolto qualche domanda a Massimelli.
Come ci si sente dopo la fine del processo?
Dico che è finito quello che ho chiamato incubo, sentivo la spada di Damocle che pendeva sulla mia testa, io ho avuto la coscienza a posto sin dal primo giorno, ora però lo è in modo definitivo e ufficiale. Assolutamente non posso fare altro che ringraziare l’avvocato Braggio, tutti e quattro ci siamo affidati a lui, vista la sua esperienza e la sua capacità di svolgere il suo ruolo di avvocato molto bene, e soprattutto in modo molto professionale. Molto componente e chiaro nel spiegarci le varie situazioni, in tutte le sedi. Ringrazio coloro che hanno creduto nella mia innocenza».